La super ski-area del futuro riceve i primi 3,5 milioni di euro ma il progetto "dorme"

Domenica 9 Ottobre 2022 di Marco Dibona
L'area del cantiere

CORTINA D’AMPEZZO - Un tunnel interrato, che passi sotto il centro di Cortina così da collegare i due versanti della conca d’Ampezzo, con tappeti mobili, per trasportare le persone, in particolare gli sciatori, fra le stazioni a valle degli impianti di risalita. E’ il progetto più corposo, fra quelli contenuti nel secondo stralcio della programmazione 2019-2014 dei Fondi per i comuni confinanti con le Province autonome di Bolzano e Trento. I progetti bellunesi sono 32, per quasi 200 milioni di euro complessivi. 
A questo intervento di Cortina sono destinati 3,5 milioni di euro, con un cofinanziamento di 82.649.395 euro, per un totale della scheda di 86.149.395 euro. L’avveniristico progetto, che si collocherebbe proprio al centro della valle, prevede di scavare un tunnel che porti sino all’attuale funivia del monte Faloria, collegata al Cristallo, a partire dalla stazione del nuovo impianto, che dovrà essere progettato e costruito nella zona della vecchia Polveriera, per avviare gli utenti sino a Socrepes, verso il vasto comprensorio sciistico di Tofana, Pocol, Averau e Falzarego. Accanto a questa nuova cabinovia dovrebbe sorgere un grande parcheggio interrato multipiano, dove ora c’è il piazzale di Revis, presso le scuole, i campi di tennis, il cimitero. 
Il piano complessivo prevede di creare una variante stradale, dalla località Coiana sino a Revis, per far arrivare sino a lì le auto degli sciatori, che poi possono accedere a uno o all’altro comprensorio sciistico, senza appesantire ulteriormente il traffico in paese. Un primo studio ipotizzava un silos da 459 posti auto; gli impiantisti ne chiesero 1.200; lo studio più accreditato al momento media a circa 800 posti. Come è accaduto per la viabilità, con le opere progettate per i Mondiali di sci alpino 2021 e non ancora realizzate, anche questo intervento non potrà di certo essere pronto per le Olimpiadi 2026, fra poco più di tre anni: rimarrà, eventualmente, come eredità, come lascito del grande evento sportivo. 


I progetti della sezione dei Fondi di confine che destina risorse alla mobilità sostenibile sono tre, per quasi 89 milioni di euro; gli altri due riguardano l’Unione montana Comelico, per un milione 646mila euro, e l’azienda Veneto Strade, per un milione. Per il progetto di Cortina il soggetto attuatore è la società Infrastrutture Milano Cortina 2020- 2026 spa. Di questo intervento complessivo, fra nuova cabinovia, parcheggio multipiano con servizi e tunnel interrato, si parla da anni. Il 7 maggio 2020 il consiglio comunale ampezzano stabilì che sarebbe stato un tavolo tecnico a valutare correttamente la fattibilità tecnica ed economica della proposta, in progetto di finanza, quindi pagato da investitori esterni, ricompensati con il godimento di alcuni benefici, dal pedaggio dei parcheggi a volumi edilizi. I proponenti avevano depositato il loro progetto il 17 dicembre 2019. 
Intervenne pure la giunta regionale del Veneto, il 16 dicembre 2021, quando ammise a finanziamento i primi due progetti del bando “Interventi a valenza strategica regionale - nuovi impianti di risalita e ammodernamento di impianti esistenti”, promosso per concedere contributi, in conto capitale, destinati allo sviluppo delle aree sciistiche attrezzate. Gli 8 milioni di euro della Regione possono coprire soltanto in parte i costi della nuova cabinovia ad agganciamento automatico GD10, per il collegamento “Cortina-Socrepes”, proposto dall’azienda Dolomiti Rete, in cui rientrano diverse società di impianti di Cortina e delle Dolomiti, e della nuova funivia bifune “Valgrande Staunies” del tipo speciale Funifor, che sarà realizzata dalla società Faloria, sul monte Cristallo. 
 

Ultimo aggiornamento: 10:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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