Si fingono clienti e rubano 11 paia di occhiali: smascherati Bonnie & Clyde moldavi

Martedì 8 Ottobre 2019 di Andrea Zambenedetti
I poliziotti della Questura di Belluno con la refurtiva
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È stato il sistema di confronto dei tratti biometrici a mettere i poliziotti sulla pista giusta. Il resto l’ha fatto, come sempre, l’esperienza di chi veste la divisa. Sono bastate una manciata di ore ai poliziotti del reparto volanti della questura di Belluno per assicurare alla giustizia i "Bonnie e Clyde" che in due giorni erano riusciti ad arraffare 11 paia di occhiali (valore duemila euro) ai danni di due ottici della città.
Il primo colpo in ordine di tempo è andato a segno ai danni della Vision Ottica centrale di piazza Martiri. La coppia è entrata, si è guardata attorno poi è uscita portando con sé qualche paio di occhiali. La ladruncola, 20 anni originaria della Moldavia ma da tempo residente a Mestre, ha compiuto anche un errore di stile, non determinante ma certamente indicativo delle scarse capacità criminali: mentre allungava le mani tra gli scaffali per arraffare montature e lenti della collezione estiva indossava una felpa di colore grigio con un enorme logo rosso al centro. Un dettaglio che ha permesso a chi gestisce il negozio di fissarla nella mente e di non avere difficoltà a risalire al suo volto tra quelli dei filmati del giorno precedente.
SECONDO COLPO
La denuncia della Vision Ottica centrale è infatti arrivata in questura congiuntamente ad un secondo colpo, andato a segno nella filiale “Outlet” di Piazza Piloni.  Qui il copione si è ripetuto a ventiquattro ore di distanza. Quando il commesso ha chiamato la sede centrale ha scoperto che c’era già stato un blitz analogo. A quel punto il titolare ha chiamato i poliziotti. Gli agenti si sono messi al lavoro ed hanno estrapolato il frame della ragazza. Lei, che aveva già avuto qualche guaio con la giustizia, era già stata fotosegnalata. La comparazione di quei filmati ha permesso al sistema di mettere nelle mani della polizia il nome e il cognome della ragazza. Utile ma non determinante. La mattina successiva al secondo colpo è stato infatti un agente libero da servizio a riconoscere la protagonista dei filmati nei pressi della stazione ferroviaria. L’agente ha chiamato i colleghi ed è scattato il controllo. Addosso lei aveva alcuni degli occhiali spariti e tre etichette del negozio Tezenis. Quanto è bastato, visto il contesto, per effettuare una perquisizione domiciliare. Nell’appartamento in città, dove la ragazza ha soggiornato con un coetaneo bellunese, sono spuntati gli indumenti che mancavano all’appello e altri occhiali.
GLI INCARTAMENTI
Sia per lei che per lui sono così scattate le denunce per furto aggravato, in quanto si tratta di merce esposta alla pubblica fede. Per i poliziotti c’è la soddisfazione di aver risolto un caso nel giro di poche ore. Il primo furto è avvenuto il 19 settembre, il secondo il 20 e dopo 24 ore i due avevano già la polizia addosso. Per gli occhiali delle più prestigiose griffe è così scattato il dissequestro e nelle prossime ore saranno messi a disposizione degli esercenti che potranno rimetterli sugli scaffali, in attesa di qualcuno che voglia prenderli ma sia anche disposto a mettere mano al portafoglio e non solo alla borsa per infilarceli senza pagare.
Ultimo aggiornamento: 11:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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