Ingegneri e rifugisti, al via sabato la nuova era del leggendario VII Alpini di Belluno, senza dimenticare lo smartworking

Sabato 10 Giugno 2023 di Daniela De Donà
Fabrizio Gaspari con Chiara Dall'Armi

BELLUNO - "Non vediamo l’ora di iniziare!".

Chiara Dall’Armi e Fabrizio Gaspari (per gli amici “Gas”) sono pronti e non nascondono un filo di emozione: oggi, sabato 10 giugno, i due giovani, in qualità di nuovi gestori, apriranno la porta del rifugio caro ai bellunesi, quel VII Alpini al Pis Pilon che poggia su una pala erbosa alla base della Schiara, la montagna amata da Dino Buzzati.


FINO A OTTOBRE
Terranno aperto fino al primo ottobre, "poi vedremo per i fine settimana, decideremo anche in base al meteo", dicono i neo-gestori. In cucina il cuoco sta già scaldando i fornelli per proporre un menù tradizionale: "Intanto stampo classico e semplice, in futuro aggiungeremo qualche novità, sfruttando ovviamente i prodotti locali".


L’ENTUSIASMO
Chiara e Fabrizio (30 anni lei, 32 anni lui) sono entrambi bellunesi di città: "Nati e cresciuti tra le Dolomiti dietro casa che da sempre ammiriamo", precisano. Sono appassionatissimi di alpinismo e montagna in generale, nonché istruttori della scuola di alpinismo del Cai di Belluno. Fabrizio sta attualmente seguendo i corsi per diventare guida alpina. "Da anni avevamo in testa l’idea di prendere in gestione un rifugio - spiegano i due ingegneri -, e quando abbiamo saputo che il VII Alpini, il rifugio di casa per i bellunesi, cambiava gestione, non abbiamo aspettato un minuto e subito ci siamo dati da fare. L’idea di poter fare qualcosa per il nostro territorio ci entusiasma, e avendo la Schiara di fronte agli occhi sin da bambini è per noi un onore poter gestire un rifugio che ha una storia alle spalle".


IL LAVORO
Chiara è ingegnere energetico con dottorato di ricerca in tasca, Fabrizio è ingegnere aeronautico. Entrambi con esperienze all’estero, condite da viaggi alla scoperta di nuove culture. "Questa avventura è agevolata sicuramente dalla possibilità di continuare, fuori stagione, il nostro lavoro di ingegneri. Conciliare non sarà facile, ma siamo consapevoli che è una fortuna". Chiara, infatti, è una libera professionista e può gestire con certa facilità il tempo da dedicare al rifugio e all’ingegneria. Fabrizio, invece, è dipendente di una azienda aeronautica, con sede in Slovenia, che gli dà la possibilità di lavorare nei mesi invernali in azienda e nei mesi estivi da remoto. "E da remoto dal rifugio - precisano i due gestori - possiamo switchare (cambiare ndr) tra rifugisti e ingegneri in qualsiasi momento". 


L’OFFERTA
Ora sono pronti ad accogliere escursionisti e alpinisti e chiunque vorrà essere loro ospite, percorrendo l’Alta Via numero 1 o la Venezia-Monaco. O cimentandosi sulle ferrate Zacchi, Berti e Marmol. L’entusiasmo è palpabile. Così come la loro voglia di mandare un grazie a tutti coloro che li hanno supportati in questa nuova impresa: alla sezione di Belluno, proprietaria dell’immobile, che li ha scelti come gestori dopo che Lara Forcellini e Marino Del Colle, al guida del VII dal 2017, hanno deciso di passare il testimone e scendere a valle, tornando a casa ad Alano di Piave. "Il Cai ha creduto in noi e nel nostro progetto ma un grazie enorme va alle nostre famiglie che ci hanno supportato".

Ultimo aggiornamento: 17:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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