BELLUNO - "Non vediamo l’ora di iniziare!".
FINO A OTTOBRE
Terranno aperto fino al primo ottobre, "poi vedremo per i fine settimana, decideremo anche in base al meteo", dicono i neo-gestori. In cucina il cuoco sta già scaldando i fornelli per proporre un menù tradizionale: "Intanto stampo classico e semplice, in futuro aggiungeremo qualche novità, sfruttando ovviamente i prodotti locali".
L’ENTUSIASMO
Chiara e Fabrizio (30 anni lei, 32 anni lui) sono entrambi bellunesi di città: "Nati e cresciuti tra le Dolomiti dietro casa che da sempre ammiriamo", precisano. Sono appassionatissimi di alpinismo e montagna in generale, nonché istruttori della scuola di alpinismo del Cai di Belluno. Fabrizio sta attualmente seguendo i corsi per diventare guida alpina. "Da anni avevamo in testa l’idea di prendere in gestione un rifugio - spiegano i due ingegneri -, e quando abbiamo saputo che il VII Alpini, il rifugio di casa per i bellunesi, cambiava gestione, non abbiamo aspettato un minuto e subito ci siamo dati da fare. L’idea di poter fare qualcosa per il nostro territorio ci entusiasma, e avendo la Schiara di fronte agli occhi sin da bambini è per noi un onore poter gestire un rifugio che ha una storia alle spalle".
IL LAVORO
Chiara è ingegnere energetico con dottorato di ricerca in tasca, Fabrizio è ingegnere aeronautico. Entrambi con esperienze all’estero, condite da viaggi alla scoperta di nuove culture. "Questa avventura è agevolata sicuramente dalla possibilità di continuare, fuori stagione, il nostro lavoro di ingegneri. Conciliare non sarà facile, ma siamo consapevoli che è una fortuna". Chiara, infatti, è una libera professionista e può gestire con certa facilità il tempo da dedicare al rifugio e all’ingegneria. Fabrizio, invece, è dipendente di una azienda aeronautica, con sede in Slovenia, che gli dà la possibilità di lavorare nei mesi invernali in azienda e nei mesi estivi da remoto. "E da remoto dal rifugio - precisano i due gestori - possiamo switchare (cambiare ndr) tra rifugisti e ingegneri in qualsiasi momento".
L’OFFERTA
Ora sono pronti ad accogliere escursionisti e alpinisti e chiunque vorrà essere loro ospite, percorrendo l’Alta Via numero 1 o la Venezia-Monaco. O cimentandosi sulle ferrate Zacchi, Berti e Marmol. L’entusiasmo è palpabile. Così come la loro voglia di mandare un grazie a tutti coloro che li hanno supportati in questa nuova impresa: alla sezione di Belluno, proprietaria dell’immobile, che li ha scelti come gestori dopo che Lara Forcellini e Marino Del Colle, al guida del VII dal 2017, hanno deciso di passare il testimone e scendere a valle, tornando a casa ad Alano di Piave. "Il Cai ha creduto in noi e nel nostro progetto ma un grazie enorme va alle nostre famiglie che ci hanno supportato".
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