BELLUNO - «Sono 388 i sanitari bellunesi non vaccinati. Il 10,8 per cento del totale. Un dato in linea con la media regionale». I numeri arrivano dall’assessore veneto alla Salute, Manuela Lanzarin, che assicura che la Regione continuerà «a fare promozione e a dare indicazioni con i medici delle singole Ulss per invitarli a presentarsi.
LA CAMPAGNA VACCINALE
Se Belluno è stata maglia nera sul fronte contagi oggi (per rimanere sulla metafora ciclistica) è maglia rosa su quello dei vaccini. «La campagna sta andando molto bene: stanno andando bene i drive in, le collaborazioni con i medici di base. I target fissati sono stati raggiunti, in una provincia che ha delle difficoltà sotto il punto di vista delle distanze». I numeri delle immunizzazioni subiscono però impennate e repentine riduzioni. Una macchina capace di passare dalle 780 vaccinazioni di lunedì alle 2063 del 9 maggio, grandi potenzialità non sempre spinte al massimo. «Guardi - spiega Lanzarin - i numeri altalenanti dipendono dalle forniture. Poi ci sono collaborazioni autonome tra Ulss ma a fare la differenza per permettere di raggiungere i numeri di Belluno è stata soprattutto l’organizzazione, l’avvio della sperimentazione con i medici di base, i drive through».
SECONDE DOSI
Altro tema di stretta attualità la possibilità di somministrare le seconde dosi ai turisti in vacanza così da permettere loro di prenotare indipendentemente dall’appuntamento per il richiamo del vaccino: «Il turismo è il nostro biglietto da visita - spiega l’assessore - vogliamo essere pronti ad affrontare una buona stagione è chiaro che al turista che viene in Veneto vogliamo dare un servizio d’eccellenza e anche per quanto riguarda la sanità e quindi la vaccinazione. Ma tutto passa attraverso un accordo nazionale di uniformità sul territorio. Discorso diverso per il turismo regionale: non la vedo impossibile vaccinare a Belluno un veneziano o viceversa, su questo ci possiamo ragionare. Quello su cui ragioniamo, finiti gli over 40, è di partire con il liberi tutti ma contemporaneamente di mettere in sicurezza categorie specifiche, con il via libera attraverso le aziende per mettere in sicurezza gli albergatori su questo».
IL BICCHIERE MEZZO PIENO
«Sicuramente oggi la vaccinazione è un’arma vincente - conclude Lanzarin - nelle case di riposo dimostra che la vaccinazione funziona e ci protegge. Dobbiamo correre. Non dobbiamo abbassare la guardia ma finalmente si apre la stagione estiva e con più serenità potremmo affrontare anche l’autunno e offrire nuovamente i servizi, anche a livello di sanità, che in questi mesi sono stati sospesi». Insomma non c’è altra via per la normalità dell’arrivo di flaconi di vaccino per tutti.