Lo storico hotel Olivier all'asta, fece la storia del Nevegal: «Può essere la svolta per il futuro»

Martedì 8 Febbraio 2022 di Federica Fant
All'asta lo storico hotel Olivier
1

BELLUNO - Gli occhi, ora sono tutti puntati sull’hotel Olivier di via Col de Gou che andrà all’asta ad aprile. È uno degli alberghi che ha fatto la storia del Nevegal, dagli anni ‘60 fino ai primi del 2000. «L’acquisizione dell’hotel Olivier darebbe subito una svolta al Colle», afferma Vito Olivier che insieme al fratello, oggi scomparso, Luigi, profuse molto impegno nell’albergo e nella località.

«Ritengo - prosegue - che oltre ad essere un’occasione di investimento molto conveniente data l’importanza della struttura, si potrà accedere anche ai contributi a fondo perduto e finanziamenti regionali ed europei per le Olimpiadi invernali 2026. Finanziamenti che vanno per il miglioramento di strutture turistiche montane della Provincia di Belluno». Una piccola parte della struttura, ancora al grezzo, è la parte riservata alla futura piscina ed eventuale Beauty Farm come da idea e progetto iniziali. 

GLI ANNI D’ORO
L’attività dei fratelli di Codissago, Olivier, sul Nevegal iniziò nel 1961 con la gestione del Bar Sport Cristiania: sì proprio “cristiania”, ovvero la tecnica di voltata ed arresto con gli sci, introdotta dagli sciatori norvegesi ed adottata poi in tutto il mondo che si esegue a sci paralleli spostando con dosato avvitamento il peso del corpo verso la punta dello sci che al termine della curva si troverà a valle. La costruzione della prima parte dell’Hotel Olivier porta all’anno 1966. «Una struttura all’avanguardia per l’epoca, il nostro intento era di svilupparlo in seguito», racconta Vito Olivier. Richiamati dalla pubblicità che i due fratelli hanno sempre fatto, sono passate per l’albergo molte squadre nazionali di molteplici discipline sportive (che lì facevano i ritiri). Da ricordare quella di rugby, (sport molto in voga in quegli anni) di sci, tiro con l’arco, tuffi e molte altre ancora, ma anche squadre di calcio di serie A: l’Inter arrivò nel 1981, l’anno dopo aver vinto lo scudetto. C’è la foto della squadra davanti all’Hotel con Anastasi, Prohasca, Baresi, Bergomi e l’allenatore Bersellini, poi arrivarono la Fiorentina, il Bologna, la Sampdoria, l’Ascoli, il Verona, le giovanili di Inter e Milan, poi altre squadre di serie B e C senza dimenticare le prime Scuole Calcio che sono nate all’Olivier da una costola del settore giovanile dell’Inter.

IL RUGBY
«Ho giocato a Rugby ed in occasione di un torneo disputato in Ciad nel 1972 ho avuto come compagno di gioco l’ingegnere Mondelli che era allora presidente della Fir e del Credito Sportivo Italiano – ricorda Vito Olivier -. In seguito alla nostra amicizia si sono susseguiti nei vari anni i ritiri della nazionale di Rugby, in particolare i ritiri premondiali. L’interesse della Federazione Rugby con la disponibilità dell’allora sindaco in carica Giovanni Crema, portarono all’erogazione di vari contributi che permisero l’acquisizione del terreno per il campo da rugby di Safforze, il rifacimento di tribuna e spogliatoi del Polisportivo ed il rinnovo della seggiovia della Coca, che si chiama così, pare, perché in dialetto si riferisce alla femmina del gallo cedrone da cui il nome “Neve Gal”». 

PISTE E SENTIERI
«Durante la mia presidenza del consorzio degli operatori del Nevegal per la gestione degli impianti (2002 - 2005) - prosegue Olivier - era stato dato l’incarico all’ingegnere Gobber di progettare la pista Coca 2 o Cochetta e un laghetto alla Grava per garantire acqua per l’innevamento artificiale.

Infatti, riuniti i vari presidenti degli Sci Club del Veneto, entusiasti delle piste e dei nostri progetti per le piste del Nevegal concordarono che sarebbero venuti tutti ad allenarsi e a gareggiare se il progetto fosse completato». L’albergatore chiude raccontando la soddisfazione e l’apprezzamento dei clienti per l’albergo, le piste, sentieri e per l’area boschiva, in particolare Mario Corso ed Eugenio Bersellini amanti del Nevegal. Quest’ultimo portò le squadre di calcio di serie A da lui allenate, la Nazionale di calcio Libica accompagnata dal figlio di Gheddafi, e una squadra degli Emirati Arabi. «Il Nevegal – chiude Olivier - ha sempre avuto potenzialità turistiche enormi che non sono ancora state sfruttate a dovere».

Ultimo aggiornamento: 08:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci