In Nevegal un museo dello sci al posto dell'ex hotel San Martino

Giovedì 29 Ottobre 2020 di Federica Fant
Il progetto del Museo dello sci che dovrebbe sorgere in Nevegal

BELLUNO - È pronto il progetto del museo dello sci, che Belluno Alpina ha presentato e mostrato nei giorni scorsi all’assessore alla Cultura del comune di Belluno, Marco Perale. Venerdì, se non ci sono contrattempi, l’Amministrazione indirà una conferenza stampa da remoto per illustrare cosa è stato fatto per improntare il bacino artificiale in Nevegàl in località La Grava. Il 15 giugno era arrivata a Palazzo Rosso l’«offerta economica per la stesura del progetto di fattibilità tecnica ed economica relativo alla realizzazione di un bacino artificiale in località Nevegàl». Venne interpellato “Monplan Ingegneria”, uno studio tecnico con sede a Fiera di Primiero, con grande esperienza nel campo di laghi artificiali. Ma veniamo alla proposta di creare un museo sul piazzale del Colle.  Belluno Alpina, dopo aver annunciato l’intenzione di proporlo lo scorso 4 dicembre a Palazzo Rosso, dalle parole è passata ai fatti. Durante questi mesi ha improntato un progetto e delegato un architetto per capire quale poteva essere la location e quale la struttura ideale. «L’intenzione che abbiamo presentato all’assessore Perale è creare un vero e proprio museo dove c’era l’hotel San Martino, sul piazzale dunque», fanno sapere alcuni esponenti di Belluno Alpina. L’idea «ci è venuta perché abbiamo un appassionato collezionista di sci e slittini d’epoca come Tonino Zampieri che possiede un vero e proprio patrimonio che va valorizzato – spiegano Gimmy Dal Farra di Belluno Alpina e Daniele Libralon, per i residenti del Colle -. Una raccolta di sci e slittini bellissima, che gli viene chiesta in Alto Adige e noi non riusciamo a trovargli un posto, uno spazio decoroso. Io ritengo che la location del piazzale del Nevegàl sarebbe una cornice perfetta, che arricchirebbe l’offerta turistica e darebbe il giusto riconoscimento a quanto ha raccolto, negli anni Zampieri, soprattutto per quanto riguarda i pezzi degli anni ‘60 e ‘70». Il museo potrebbe ospitare anche pezzi importanti che arriverebbero da Alleghe, in particolare da Aldo De Toni di Alleghe, «che è un professionista con un’azienda che lavora da sempre sugli impianti di risalita che ci ha dato la disponibilità di portare al museo riduttori storici, seggiolini, il primo pilone in legno di una seggiovia, un seggiolino della seggiovia e oggetti che riguardano tutti i componenti anche meccanici degli impianti di un tempo – proseguono Dal Farra e Libralon -.L’associazione vuole coinvolgere Roma, il ministero della Cultura e Federico d’Incà in quanto ministro di questa compagine di Governo esponente diretto del territorio provinciale. L’intento è portare l’attenzione su un comprensorio di tutto rispetto».
 

Ultimo aggiornamento: 08:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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