Nevegàl senza fondi: impianti aperti solo la domenica

Giovedì 30 Maggio 2019
Nevegàl senza fondi: impianti aperti solo la domenica
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 Chi si aspettava buone notizie sul Nevegàl rimarrà deluso. Gli imprenditori dell'Alpe del Nevegàl hanno annunciato che gli impianti rimarranno aperti solo alla domenica, durante la stagione estiva, ribadendo che verosimilmente sarà l'ultima stagione della società. «Senza un progetto con investimenti e partner nuovi - ha detto Piero Casagrande, direttore della srl -, non possiamo garantire il nostro proseguimento».
Il sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, si è detto preoccupatissimo, ma fiducioso. In apertura del suo intervento, Massaro ha voluto ringraziare la disponibilità dell'assessore al Turismo, Federico Caner e quella del consigliere regionale Franco Gidoni. «Entrambi mi dicono di stare tranquillo, che stanno lavorando per risolvere tutto. Il problema è che il tempo scorre prosegue Massaro -. Ho incontrato l'assessore Caner tre settimane fa a Cortina d'Ampezzo e abbiamo concordato che avrebbe convocato una riunione per aggiornarci sullo stato dell'arte. L'ho sollecitato anche pochi giorni fa. Resto fiducioso che la Regione ci porterà buone notizie».
IL COLPO FINALE DI VAIA
Ieri è stata convocata una conferenza stampa a Palazzo rosso, «visto che l'Alpe desiderava fare un aggiornamento, ci siamo detti: usciamo insieme e parliamo della stagione estiva», ha spiegato il sindaco. Piero Casagrande ha preso la parola per primo, ricordando come gli schianti di Vaia abbiano distrutto gran parte del territorio e dei percorsi bike che avevano saputo incrementare le presenze negli ultimi due anni.
«È già stato affidato l'appalto per ripulire il territorio prosegue il direttore dell'Alpe -, ma le dimensioni del lavoro sono notevoli. Non riusciamo a garantire l'apertura di sabato, per ora abbiamo l'intenzione di aprire gli impianti durante le domeniche dal 16 giugno a fine luglio, tre settimane ad agosto e poi settembre. Se sarà liberato qualche tracciato bike, valuteremo».
SERVONO INVESTITORI
Ma le grosse preoccupazioni guardano al prossimo inverno. «Gli impianti delle Erte hanno definitivamente terminato la vita tecnica prosegue Casagrande i tempi per sostituire l'impianto ci sono, ma non abbiamo le risorse». Si parla di una spesa complessiva di 540mila euro. Senza le Erte, saltano i collegamenti con le piste Lieta e Col Toront. Il presidente Maurizio Curti aggiunge: «C'è la massima disponibilità per mettere a disposizione le nostre conoscenze sul Colle dice riferendosi ad eventuali investitori -. Il nostro compito sta finendo. Ci eravamo posti l'obiettivo, sette anni fa, di salvare il Nevegàl e per sette anni gli impianti hanno funzionato. Oggi sottolinea Curti occorre che qualcuno prenda la barca e la traghetti dall'altra parte. Ci vuole capitale, risorse, nuovi imprenditori e soprattutto serve crederci».
RIMOZIONE DEI TRONCHI
Da parte sua il sindaco Jacopo Massaro, con l'assessore Marco Bogo, comincia a parlare della rimozione dei tronchi oggetto degli schianti. Si pensi che, nella prima giornata di lavoro, sono stati portati via 10 tir. «Gli operatori stanno dando la massima disponibilità, il Comune ha cercato di portare manifestazioni come il Festival degli sport alpini» dice Massaro, «c'era la nazionale italiana della Corsa in montagna» fa eco l'assessore Bogo. Poi c'è Biagio Giannone, che sta coordinando il gruppo de Le Ronce, sta pianificando gli sfalci, il restyling del piazzale del Nevegàl «per il quale impiegheremo 53 mila euro. Abbiamo il progetto per asfaltare il piazzale dietro all'hotel Slalom per farne un parcheggio, c'è la richiesta del consolidamento della strada per il traffico dei tir. Stiamo studiando ad un cartellone di benvenuto», chiude Giannone.
Federica Fant
Ultimo aggiornamento: 31 Maggio, 09:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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