Nevicata sulle Dolomiti, automobilisti impreparati soccorsi e una valanga che arriva sulla pista

Lunedì 5 Dicembre 2022 di Olivia Bonetti
Nevicata sulle Dolomiti, automobilisti impreparati soccorsi e una valanga che arriva sulla pista
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BELLUNO - La neve caduta ieri, domenica 4 dicembre, pur non copiosa, ha creato diversi disagi. Nessuna strada chiusa a causa delle precipitazioni, come confermava ieri sera la polizia stradale. Ma tanti automobilisti impreparati saliti senza dotazioni invernali. E così sono stati una decina gli interventi di soccorso dei vigili del fuoco, chiamati soprattutto nella zona di Falcade e Cortina. Poi intorno alle 13 la paura: una valanga arrivata fino in pista Salere, circa 100 metri sotto l'arrivo della seggiovia Carpazza, verso Porta Vescovo, in comune di Livinallongo.

Fortunatamente non ci sono persone coinvolte. Infatti al momento del distacco sulla pista, aperta da sabato, non c'era nessuno. Ma il soccorso della società funivie Arabba spa ha comunque subito allertato il 118 per le verifiche del caso.


I SOCCORSI
«È stato uno scrupolo dei nostri dipendenti quello di chiamare il 118 per cercare di stabilire fin dove è arrivata questa valanga - spiega Marco Grigoletto, amministratore delegato di Funivie Arabba spa - per verificare se poteva esserci qualcuno coinvolto, perché non c'era visibilità in quel momento. Ma va sottolineato che avevano già appurato che non era un distacco così grande: la neve è arrivata per 3 metri dentro la pista, ma con un'altezza di 50 centimetri». Sul posto è quindi intervenuto subito personale degli impianti e Soccorso piste e i volontari del soccorso alpino di Livinanallongo con sonde, unità cinofile e Arva, l'apparecchio di ricerca in valanga. La squadra ha effettuato la bonifica del distacco escludendo la presenza di persone coinvolte e l'allarme è rientrato. Subito informato anche il sindaco, Leandro Grones, che ha monitorato la situazione minuto dopo minuto. «Si tratta di un distacco di 20-25 metri di larghezza - spiegava ieri - che ha invaso il 20-30% della larghezza della pista».


LA NEVE
Il bollettino valanghe di Arpav ieri dava pericolo al grado due, moderato-giallo, su una scala di 5 gradi «Prima si è formato uno strato della prima neve fatta alcuni giorni fa - spiega Grigoletto - poi è caduta quella nuova di 30 centimetri, tra venerdì e sabato e siccome si sono alzate le temperature è ceduta la parte sul terreno ed è scesa questa chiamiamola valanga, ma è stato più che altro un piccolo distacco arrivato ai bordi della pista senza danni».


IL SOCCORSO ALPINO
«Non era tanta cosa - conferma Alex Barattin, capo del soccorso alpino provinciale - ove ci sono pendii ripidi si possono staccare e a Porta Vescovo le pendenze ci sono». Ricorda comunque come vada sempre mantenuta l'allerta alta «se pensiamo che un metro cubo di neve appena caduta pesa tra i 120-150 chili». E Barattin spiega che «la maggior parte degli incidenti succedono con pericolo attorno ai gradi 2-3 per questa sensazione di essere protetti perché il grado è basso». «Anche con grado 1 posso staccarsi delle valanghe - mette in guardia il referente del soccorso alpino -. Questo è un periodo di transizione e bisogna fare mente locale sui materiali che abbiamo: va verificato se abbiamo messo a posto la sonda, la pala, Arva, l'airbag. Se siano tutti in buono stato di conservazione». E conclude: «Avere le dotazione non vuol dire comunque invincibili: bisogna prevenire e fare attenzione».

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