BELLUNO - La neve caduta ieri, domenica 4 dicembre, pur non copiosa, ha creato diversi disagi. Nessuna strada chiusa a causa delle precipitazioni, come confermava ieri sera la polizia stradale. Ma tanti automobilisti impreparati saliti senza dotazioni invernali. E così sono stati una decina gli interventi di soccorso dei vigili del fuoco, chiamati soprattutto nella zona di Falcade e Cortina. Poi intorno alle 13 la paura: una valanga arrivata fino in pista Salere, circa 100 metri sotto l'arrivo della seggiovia Carpazza, verso Porta Vescovo, in comune di Livinallongo.
I SOCCORSI
«È stato uno scrupolo dei nostri dipendenti quello di chiamare il 118 per cercare di stabilire fin dove è arrivata questa valanga - spiega Marco Grigoletto, amministratore delegato di Funivie Arabba spa - per verificare se poteva esserci qualcuno coinvolto, perché non c'era visibilità in quel momento. Ma va sottolineato che avevano già appurato che non era un distacco così grande: la neve è arrivata per 3 metri dentro la pista, ma con un'altezza di 50 centimetri». Sul posto è quindi intervenuto subito personale degli impianti e Soccorso piste e i volontari del soccorso alpino di Livinanallongo con sonde, unità cinofile e Arva, l'apparecchio di ricerca in valanga. La squadra ha effettuato la bonifica del distacco escludendo la presenza di persone coinvolte e l'allarme è rientrato. Subito informato anche il sindaco, Leandro Grones, che ha monitorato la situazione minuto dopo minuto. «Si tratta di un distacco di 20-25 metri di larghezza - spiegava ieri - che ha invaso il 20-30% della larghezza della pista».
LA NEVE
Il bollettino valanghe di Arpav ieri dava pericolo al grado due, moderato-giallo, su una scala di 5 gradi «Prima si è formato uno strato della prima neve fatta alcuni giorni fa - spiega Grigoletto - poi è caduta quella nuova di 30 centimetri, tra venerdì e sabato e siccome si sono alzate le temperature è ceduta la parte sul terreno ed è scesa questa chiamiamola valanga, ma è stato più che altro un piccolo distacco arrivato ai bordi della pista senza danni».
IL SOCCORSO ALPINO
«Non era tanta cosa - conferma Alex Barattin, capo del soccorso alpino provinciale - ove ci sono pendii ripidi si possono staccare e a Porta Vescovo le pendenze ci sono». Ricorda comunque come vada sempre mantenuta l'allerta alta «se pensiamo che un metro cubo di neve appena caduta pesa tra i 120-150 chili». E Barattin spiega che «la maggior parte degli incidenti succedono con pericolo attorno ai gradi 2-3 per questa sensazione di essere protetti perché il grado è basso». «Anche con grado 1 posso staccarsi delle valanghe - mette in guardia il referente del soccorso alpino -. Questo è un periodo di transizione e bisogna fare mente locale sui materiali che abbiamo: va verificato se abbiamo messo a posto la sonda, la pala, Arva, l'airbag. Se siano tutti in buono stato di conservazione». E conclude: «Avere le dotazione non vuol dire comunque invincibili: bisogna prevenire e fare attenzione».