Multe sulle strade di montagna, cifre da record: sono il 300% in più

Giovedì 8 Agosto 2019 di Damiano Tormen
Pattuglia della polizia stradale
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Bellunesi dal piede pesante e dall’acceleratore facile? A quanto pare sì. Ma anche dalla guida sportiva e dal cellulare al volante. I dati parlano chiaro: la Polizia Stradale nel periodo febbraio-luglio ha staccato più multe che in tutto il 2018. Molte più multe. Tanto che gli ultimi sei mesi potrebbero passare alla storia come i più “contravvenziosi” della storia della provincia dolomitica. Non c’è trucco, non c’è inganno. Complessivamente le violazioni accertate dalla Polstrada di Belluno, Feltre e Valle di Cadore nel periodo che va dal 4 febbraio al 4 agosto sono pari a 5.200. Un aumento addirittura del 290% rispetto all’anno precedente (considerando l’anno intero e non soltanto il semestre). Incredibile anche il dato relativo ai punti patente “saltati” in seguito alle multe: erano stati decurtati in tutto  4.207 punti patente nel 2018; tra febbraio e agosto di quest’anno, invece, si raggiunge quota 11.820. Praticamente un “bingo”. Tra le multe più “gettonate”, quelle per la guida senza cintura. Evidentemente non è tra le abitudini degli automobilisti bellunesi quella di allacciare la cintura prima di mettere in moto il motore. Mentre sembra essere una prassi abbastanza diffusa quella di telefonare e mandare messaggini con lo smartphone durante la guida. «La predisposizione di specifici e mirati dispositivi di controllo scegliendo, in modo ponderato, i relativi luoghi operativi ha evidenziato che anche nella provincia di Belluno molti ancora non sono soliti indossare le cinture di sicurezza - sottolineano dalla Questura di Belluno -. Inoltre, si evidenzia che molti utilizzano il cellulare mentre guidano: 591 le violazioni inerenti il mancato utilizzo dei sistemi di ritenuta (+300% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ndr) e 291 le violazioni inerenti l’uso del telefonino durante la guida (+650% rispetto al 2018, ndr)». 
LE PATENTI
Il numero delle patenti ritirate sale da 96 a 154 (+60%) come anche quello delle carte di circolazione ritirate che da 36 aumenta a 48 (+33%). Anche l’attività di contrasto al fenomeno della guida in stato di ebbrezza è in aumento: 45 le patenti ritirate rispetto alle 39 dell’analogo periodo dell’anno scorso. «Il dato positivo è che l’intervento, nella maggior parte dei casi, è antecedente ad un eventuale incidente stradale», fanno sapere dalla Questura. Monitorato infine anche il settore dell’autotrasporto in generale e in particolare del trasporto di legname. I controlli passano da 624 a 824 (+32%). 
GLI INCIDENTI
Se c’è un dato in calo, è quello sull’incidentalità. Un fatto positivo, visto che gli incidenti stradali rilevati in provincia diminuiscono del 22%. In numeri assoluti, gli incidenti con lesioni passano dai 61 del 2018 ai 33 del semestre febbraio-luglio 2019; invece le persone ferite diminuiscono dalle 87 del 2018 alle 49 di quest’anno. Un contributo senza dubbio importante arriva dall’attività di prevenzione, sempre più efficace da parte delle pattuglie di vigilanza.
LA VELOCITÀ
Eppure, anche i controlli faticano a incidere sugli acceleratori “pesanti”. La prova? I dati delle multe. Dal 1. aprile al 31 luglio sono state registrate 1.960 violazioni dei limiti di velocità, contro le 48 dell’intero anno 2018. Interessante il fatto che il 12% riguardi veicoli di immatricolazione straniera. «Gli eccessi di velocità accertati risultano essere stati realizzati dai conducenti di autovetture, di motoveicoli ma anche da conducenti professionali alla guida sia di mezzi pesanti sia di pullman - spiegano dalla Questura -. Il record dell’incoscienza va al conducente di un’autovettura di grossa cilindrata con targa italiana sorpreso a circolare lungo la Valsugana alla velocità di ben 197 chilometri orari, rispetto al limite massimo imposto di 90».
Ultimo aggiornamento: 08:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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