Barricati in casa per colpa delle mosche, dito puntato contro l'azienda di uova biologiche

Lunedì 22 Giugno 2020 di Federica Fant
Una frazione di Limana assediata dalle mosche richiamate dagli escrementi di un vicino allevamento di galline
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Le mosche tornano ad invadere le case di Villa di Limana e delle zone vicine ed i cittadini scrivono al sindaco. L’aumento del numero di questi insetti è coinciso con l’insediamento di un’azienda che produce uova biologiche. Le mosche sono attratte dal guano delle galline e in poco tempo proliferano rendendo complicata la vita di chi abita in zona.

LA SOLUZIONE
Il modo di arginare questo fenomeno potrebbe esserci: una decina di giorni fa i tecnici dell’Usl di Belluno hanno effettuato un sopralluogo nell’azienda ed hanno suggerito ai responsabili di aumentare le esche soprattutto lungo i suoi perimetri. Le esche consistono in bottigliette contenenti un liquido che attira gli insetti che poi non riescono più ad uscire. La sindaca di Limana Milena De Zanet, ha scritto ai titolari invitandoli ad osservare le misure di contenimento degli insetti, condivise con l’azienda ospedaliera: niente da fare. Così il 16 giugno alcuni residenti esasperati hanno preso carta e penna e mandato una lettera alla sindaca, che era già stata avvisata nei mesi scorsi del perdurare del disagio. Nel frattempo l’emergenza covid stabilì altre priorità e non se ne fece nulla.

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«Siamo un gruppo di cittadini della frazione Villa (e zone limitrofe) – l’appello dei residenti alla sindaca– Nonostante le disposizioni contenute nell’ordinanza risalente al 2019, il numero di mosche all’esterno delle nostre abitazioni è maggiore rispetto ai momenti peggiori degli ultimi 5 anni: la situazione è grave, insostenibile con migliaia di insetti che circondano ogni abitazione, è impossibile tenere una porta o una finestra aperte». «La gravità della situazione è stata anche constatata l’11 giugno corso, nel sopralluogo che hanno effettuato, in alcune abitazioni, i tecnici dell’Usl e la Polizia locale: dato che le misure sino ad ora prescritte si sono rivelate insufficienti, chiediamo che vengano attuati tutti gli ulteriori interventi integrativi (barriere anti-mosche su tutte le aperture dei capannoni e completa chiusura della concimaia). Tutto ciò per scongiurare situazioni analoghe sia per il presente che, in prospettiva, per gli anni futuri (sono 5 anni che si ripropone il problema). Chiediamo, inoltre, che vengano attuate urgenti misure di disinfestazione». «Ho inviato una lettera all’azienda -replica la sindaca- richiamando di osservare le misure prescritte. Ora controlliamo con molta attenzione l’evolversi della situazione. Comprendo il disagio dei residenti e spero di eliminarlo». 
Ultimo aggiornamento: 24 Giugno, 08:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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