Addio al parroco-psicologo, don Francesco stroncato da tumore a soli 57 anni

Lunedì 30 Agosto 2021 di Giovanni Santin
Addio a don Francesco, il parroco psicologo

BELLUNO - Da qualche giorno era sedato e per lui non c’erano più speranze. È scomparso ieri mattina don Francesco Silvestri, da qualche tempo ricoverato all’hospice “Casa Tua Due” dell’ospedale di Belluno, cedendo al male che l’aveva colpito poco più di un anno fa. Cinquantasette anni, originario della parrocchia di Tai di Cadore, era nato a Pieve di Cadore il 10 giugno 1964, era figlio di Mario - scomparso due anni fa - e di Fulvia Cian, deceduta ancor prima del marito. Al momento della morte erano con lui le sorelle che lo hanno assistito sino al distacco. 

LA VOCAZIONE
Dopo la maturità scientifica al Liceo Fermi di Pieve di Cadore, nell’autunno del 1983 don Francesco era entrato nel Seminario della diocesi di Belluno-Feltre. Venne ordinato sacerdote nella chiesa di Pieve di Cadore il 10 giugno 1989, nel giorno del suo venticinquesimo compleanno. Il vescovo di allora, Maffeo Ducoli, lo inviò subito a Roma a perfezionare la sua formazione: conseguì la licenza in teologia morale e poi in psicologia, prendendo l’abilitazione alla professione di psicologo. Rientrato in diocesi, svolse per alcuni mesi il suo ministero a Santa Giustina, prima come vicedirettore del Centro Papa Luciani (1993-1994) e poi come vicario della parrocchia (1994-1997).

I GIOVANI
All’interno delle diocesi di Belluno-Feltre ebbe anche altri ministeri fino a quando nel 2001 il vescovo Vincenzo Savio si adoperò perché assumesse l’incarico di assistente nazionale del movimento studenti di Azione Cattolica, ruolo che ricoprì fino al 2006. Tornato in diocesi, seguì la cura dei preti giovani e poi della formazione permanente dei presbiteri, attività che ancora svolgeva. Don Francesco Silvestri è stato soprattutto un apprezzato insegnante di psicologia e morale nel Seminario Gregoriano di via San Pietro e in particolar modo presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose (Issr), prima in quello di Belluno (di cui fu anche direttore), e poi presso quello di Treviso, fusi dal 2017 nell’unico Issr “Giovanni Paolo I”; ha insegnato anche presso l’Issr “Romano Guardini” di Trento. Nel contempo don Francesco svolse anche il ministero di parroco di Perarolo fino al 2015; in seguito fu rettore della chiesa di San Rocco in Belluno e dal 2016 al 2019 pro-rettore del Seminario Gregoriano di Belluno. Dall’autunno del 2019 era vicario parrocchiale di Agordo, La Valle Agordina e Taibon Agordino. 

LA MALATTIA
Nel marzo 2020, proprio all’inizio della pandemia, la sua salute richiese accertamenti che portarono a un impegnativo percorso di cure oncologiche. Per alcuni mesi si ritirò nel monastero di Pennabilli, nel Montefeltro, nelle Marche, e presso il santuario del Nevegal, continuando per quanto era possibile la docenza online. 

LA PREGHIERA
«Il vescovo Renato, il vescovo emerito Giuseppe, l’intero presbiterio, i diaconi e le tante persone, che hanno apprezzato e in questi mesi hanno pregato per don Francesco, ora si stringono alle sorelle e ai parenti tutti – scrive la diocesi in una nota diffusa ieri - e con preghiera unanime chiedono al Signore Gesù di accogliere questo suo servo presbitero nel suo abbraccio di amore, laddove ritroverà i genitori e il fratello».

I funerali si svolgeranno mercoledì 1° settembre in Duomo alle ore 15 e saranno presieduti dal vescovo Marangoni. Sono attesi oltre a molti sacerdoti e ai fedeli in rappresentanza delle parrocchie dove aveva operato, anche i confratelli da Roma. 

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