Morto nel parco, i Carabinieri hanno acquisito le cartelle cliniche del piccolo Nicolò di Longarone

Martedì 2 Agosto 2022
Nicolò Feltrin morto al parco mentre era con il papà, la Procura ha acquisito le cartelle cliniche

LONGARONE - I carabinieri hanno acquisito le cartelle cliniche del piccolo Nicolò Feltrin, il bimbo di Longarone, che avrebbe compiuto 2 anni il 17 agosto, morto giovedì scorso all'ospedale di Pieve di Cadore dove era arrivato in condizioni disperate a seguito di un sospetto avvelenamento. Le cartelle cliniche saranno fondamentali nelle indagini che stanno svolgendo i militari del Nucleo Investigativo provinciale, con i colleghi di Longarone, per ricostruire l'accaduto. L'inchiesta è coordinata dal pm Simone Marcon, che ha aperto un fascicolo per l'ipotesi di omicidio colposo. Unico indagato il papà del piccolo, ovvero il 39enne Diego Feltrin, perché avrebbe omesso di vigilare che il bimbo non inghiottisse le sostanze che ne avrebbero poi causato la morte. Ieri l'uomo ha nominato un difensore di fiducia: l'avvocato Massimiliano Xaiz. Il legale ha confermato che verrà nominato un consulente per la difesa, che parteciperà all'autopsia. L'esame sul piccolo si svolgerà mercoledì pomeriggio nell'obitorio del San Martino di Belluno. Poco prima ci sarà l'udienza in Procura in cui il pm Marcon conferirà l'incarico al proprio consulente, il medico legale Antonello Cirnelli di Portogruaro (Ve).

Oltre al consulente della difesa potrebbe esserci anche quello della madre, che è parte offesa nel procedimento.


LA TESTIMONIANZA
La ricostruzione della giornata è stata fornita ai carabinieri dal padre stesso, che ha raccontato quelle ore che hanno preceduto al malore del suo piccolo. La mattina erano andati al parco sotto casa, a Codissago, per giocare. Nicolò avrebbe ingerito una sostanza marrone che il padre gli ha subito tolto di bocca. Poi erano tornati a casa per pranzo e il piccolo era stato messo a letto per il pisolino. Ma quando il padre è andato a svegliarlo lo ha trovato come rintontito. Immediata la corsa all'ospedale di Pieve di Cadore, dove Nicolò è arrivato ormai incosciente: i medici nonostante tutti i tentativi non sono riusciti a salvarlo. Come causa di morte si sospetta l'avvelenamento dovuto a sostanze tossiche ingerite accidentalmente e per questo sono stati subito chiamati i carabinieri. È stata ispezionata la zona del parco e la casa della famiglia, dove non è stato rinvenuto nulla di strano. La verità arriverà solo dall'autopsia: una prima risposta ci sarà dagli esami tossicologici, che indicheranno la sostanza che ha ucciso il bambino.

Ultimo aggiornamento: 14:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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