Addio a don Gigi De Rocco, il parroco missionario che salvò tanti bambini

Lunedì 25 Aprile 2022 di Giovanni Santin
Don Gigi De Rocco morto a 77 anni
1

BELLUNO - Aveva da poco compiuto 77 anni Don Gigi De Rocco, sacerdote zoldano ed ex missionario in Brasile, morto nella tarda serata di sabato 23 aprile, nella casa Kolbe di Pedavena, dove era ricoverato da tempo.

Nato nella frazione di Dont il 3 aprile 1945, era entrato in Seminario a Belluno ed era stato ordinato sacerdote nel suo paese natale il 24 novembre 1969. Molte le parrocchie toccate nel corso del suo ministero: la parrocchia cittadina di Santo Stefano (1970-1972), Longarone (1972-1975) parroco di Chies d'Alpago (1975-77). Dopo una breve esperienza pastorale con il Movimento dei Focolari nella chiesa matrice di Augusta, in provincia di Siracusa (1977-1978), al seguito dello stesso movimento decise di andare missionario in Brasile: era il 1979. Esercitò il suo sacerdozio nelle diocesi di San Paolo, di Recife, in quella di Benevides, nello stato del Parà e infine dal 1988 al 2002 nella diocesi di Palmares, dove fu molto attivo nella cura dei meninos de rua, i bambini di strada brasiliani. Un'attività nella quale fu molto sostenuto dalle adozioni a distanza che venivano soprattutto dalla sua Val di Zoldo. La stima e la fiducia di cui godeva in terra brasiliana fece sì che venisse nominato anche economo della diocesi.

Alla fine della sua esperienza come missionario era rientrato in diocesi e trascorse gli anni seguenti in Zoldo, entrando attivamente nella piccola squadra di presbiteri, che servivano le parrocchie della valle, guidati da don Francesco Soccol e poi da don Moreno Baldo. Nell'autunno del 2013 seguì don Francesco nelle parrocchie di Cavarzano e Sargnano, dove rimase fino al 2018. Ferito in un grave incidente stradale nell'estate del 2010, mentre visitava i fratelli e i gelatieri della val di Zoldo, la sua salute cominciò a vacillare e nel 2018 il ricovero in casa Kolbe a Pedavena. «Uomo libero e amabile, fedele e sincero nell'amicizia scrive in una nota la diocesi - ha lasciato un bel ricordo di sé nelle parrocchie dove ha esercitato il suo ministero». Queste le parole di un suo confratello: «Vivacissimo nello scrivere, aveva una vena poetica che lo rendeva particolarmente efficace e originale nella scrittura». Segnato nella vita da gravi lutti familiari, nella giovinezza perse entrambi i genitori in incidenti stradali. Il vescovo Renato, il vescovo emerito Giuseppe, i confratelli e i diaconi della diocesi si uniscono nella preghiera di suffragio e fanno giungere ai parenti il loro cordoglio. La data del funerale che molto probabilmente si svolgerà proprio a Dont di Zoldo, verrà comunicata oggi.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci