LONGARONE - Un malore subito dopo il pranzo e poche ore dopo la morte all'ospedale di Pieve di Cadore. Nicolò Feltrin, due anni il prossimo 17 agosto, residente con i genitori nella piccola frazione di Codissago nel comune bellunese di Longarone, è stata la vittima di un dramma ancora avvolto nel mistero, sul quale la magistratura ha aperto un'inchiesta indagando il papà come atto dovuto in vista dell'autopsia che si terrà mercoledì.
IL MALORE
Tutto è accaduto nel giro di poche ore.
I SOCCORSI
Verso le 13.30 i genitori, Diego e Serena Doff, decidono di portarlo al pronto soccorso. Lo fanno caricando il piccolo in auto raggiungendo poi a tutta velocità l'ospedale di Pieve di Cadore preferito rispetto a quello di Belluno in quanto servito da una strada più scorrevole. Il bimbo arriva al pronto soccorso verso le 14 e viene subito preso in carico dal personale sanitario che lo classifica come codice rosso. È un'emergenza che richiede ogni sforzo per cambiare una sorte che sembrava ormai segnata. Tutti i tentativi di rianimarlo risultano però vani. Alle 16 viene dichiarato morto. In paese cade il silenzio e la famiglia si ritrova a fare i conti con un macigno di dolore e anche di domande ad ora senza risposta.
LE INDAGINI
Partono subito gli accertamenti. I carabinieri ispezionano palmo a palmo il parco dove il piccolo aveva giocato poco prima. L'ipotesi di ingestione di qualche sostanza tossica mette subito in allerta gli inquirenti. Viene ispezionata anche l'abitazione alla ricerca di eventuali prove che possano confortare la tesi.
L'INCHIESTA
Il 39enne, papà del piccolo è l'unico indagato nell'inchiesta aperta dalla Procura di Belluno per omicidio colposo. Va precisato che l'iscrizione in sé non deve essere interpretata come una svolta nelle indagini, anche se si stanno valutando tutte le dichiarazioni rese dall'uomo. Per ora ogni ipotesi è aperta. Il pm Simone Marcon ha disposto l'autopsia e darà incarico al suo consulente, il dottor Antonello Cirnelli di Portogruaro, nell'udienza prevista in procura a Belluno per mercoledì. Il momento dell'autopsia sarà fondamentale per dare una svolta alle indagini e le parti, il padre indagato e la madre parte offesa, potranno nominare dei propri consulenti. Fondamentali saranno gli esami tossicologici che permetteranno di fare chiarezza sulla sostanza ingerita accidentalmente dal bimbo. Se verrà accertata la morte tossicologica del piccolo, il minore dove ha trovato la sostanza e perché era nella sua disponibilità? L'ha trovata al parco? O in casa? Il racconto del padre è stato chiaro. Ha detto la verità o la Procura ha scoperto qualcosa di strano nelle sue dichiarazioni?
Laredana Marsiglia