Morti di Covid, a Belluno il triste primato veneto: oltre 20 ogni 10mila abitanti

Sabato 2 Gennaio 2021 di Andrea Zambenedetti
Morti di Covid, a Belluno il triste primato veneto: oltre 20 ogni 10mila abitanti
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BELLUNO C’è un primato, ora, con cui la provincia di Belluno deve fare i conti. E questa volta non sono numeri, non si tratta neppure di persone positive al virus ma in larga parte asintomatiche. «Frutto di una diversa politica sul fronte dei tamponi». No. Si tratta di vite umane. Di nonne, nonni, mamme e papà, zii, amici. Persone. Il drammatico primato con cui ora ci si trova a fare i conti è tuttavia strettamente correlato alla diffusione del contagio, agli allarmi suonati più volte lo scorso autunno. A guardare il bollettino diffuso ieri da Azienda Zero, braccio operativo della Regione, emerge chiaramente che la provincia di Belluno, in questa pandemia è quella che sta pagando il prezzo più alto del Veneto in termini di vite umane. I morti, con tampone positivo al virus, in questo territorio sono arrivati a quota 429 tra i decessi avvenuti negli ospedali e quelli in altre strutture.

MAGLIA NERA
Si tratta, in proporzione, del dato più elevato dell’intera regione. Un territorio omogeneo per modalità di raccolta dei dati e conteggio delle vittime. Ma negli altri territori le cose, a conti fatti, sono andate in modo molto diverso. La media regionale dice che ci sono state in Veneto, da inizio epidemia, in media 13 persone decedute con tampone positivo al virus ogni 10mila abitanti. A Belluno ogni 10mila abitanti si sono piante ben sette vite in più, quasi otto, visto che la media provinciale si ferma a 20,7 morti su 10mila. Numeri doppi rispetto a Treviso (10 morti ogni 10mila abitanti) a Padova (9,6), a Rovigo (9,6), distante anche la mortalità della provincia di Venezia (13 morti ogni 10mila abitanti) e Vicenza (15), ad avvicinarsi solo Verona dove i decessi sono stati 1694: 18,37 ogni 10mila cittadini.

E purtroppo non basta perché a Belluno i dati della popolazione, su cui è basato il calcolo, sono quelli del censimento 2016. Da allora c’è stato un calo dei residenti più elevato che altrove e qui c’è un alto numero di cittadini che vive all’estero. Circostanza che potrebbe rendere ancora più sconfortante il quadro tracciato dal bollettino della Regione. Un rapporto che con ogni probabilità è legato all’età media elevata che hanno le vittime del temuto virus. Ma che proprio per questa ragione poteva, forse, far scattare misure diverse in un territorio come questo, quando i dati del contagio cominciavano a crescere in modo vertiginoso mettendo la provincia all’apice nazionale.

IL BOLLETTINO
Il primo bollettino del 2021 diramato dall’Usl Dolomiti dice che ci sono 16 persone in Terapia intensiva che lottano per la vita. Un numero che non accenna a diminuire, anzi. Rimane ancora molto elevato il numero dei “nuovi positivi” che viaggia ancora oltre quota duecento: 213. In totale il numero delle persone, positive al coronavirus, ricoverate in provincia di Belluno è di 176. Il maggior numero di pazienti si trova all’ospedale di Belluno (59 in area non critica, 21 in ospedale di Comunità e 8 in area critica). A Feltre i ricoverati sono 42 in area non critica, 8 in terapia intensiva e 13 in ospedale di Comunità). Ad Agordo i positivi al covid attualmente ricoverati sono 13, ad Auronzo (ospedale di Comunità) 3 e 9 all’ospedale di Comunità di Alano.

I DECESSI
Anche ieri il primato della provincia di Belluno si è rafforzato con altri due decessi: a perdere la vita una donna di 97 anni ricoverata in Pneumologia Covid a Feltre e una donna di 90 anni ricoverata in Geriatria a Belluno. 

I TAMPONI
Oggi e domani sarà in funzione il drive-in dell'ospedale San Martino di Belluno dalle 9 alle 15. mentre saranno chiusi gli altri.

Ultimo aggiornamento: 07:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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