«Addio Samantha: finalmente sei libera nel mare che tanto amavi»

Mercoledì 23 Marzo 2022 di Eleonora Scarton
Samantha D'Incà morta dopo 15 mesi in stato vegetativo
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FELTRE - La famiglia ha dato ieri l'ultimo saluto a Samantha. Lo ha fatto in forma strettamente privata.

I famigliari hanno voluto rimanere soli, nel loro dolore. Intorno alla trentenne di Feltre solo le persone più strette. A seguito della cerimonia sono state affisse nelle bacheche l'epigrafe della giovane, per informare tutti della prematura scomparsa della giovane. Una morte avvenuta sabato mattina alle 7.30 dopo un percorso durato diversi giorni di accompagnamento al fine vita.

L'ULTIMO SALUTO

L'addio a Samantha è stato privato. Dopo la grande risonanza che il caso ha avuto, la famiglia ha voluto che il funerale fosse un momento tutto loro. Una quarantina le persone che si sono ritrovate nella sala del commiato della casa funeraria Donadel a Belluno. A celebrare il rito il parroco di Mugnai, la frazione di Feltre dove Samantha viveva e dove tutt'ora vivono i genitori Giorgio e Genzianella. Don Giancarlo Gasperin ha espresso parole di vicinanza alla famiglia, al loro dolore. Ieri, come prima, non ha mai espresso un parere sulla scelta intrapresa dalla famiglia di accompagnare Samantha al fine vita. È stato loro accanto in modo discreto. Nel corso della cerimonia, altri famigliari e amici hanno voluto esprimere il loro pensiero, il loro dolore e il loro ricordo di Samantha.

L'ANNUNCIO

Al termine della cerimonia funebre è stata diffusa l'epigrafe di Samantha. Una foto di lei, sorridente come lo era sempre Samantha prima di attraversare questo lungo calvario durato 15 mesi. Sullo sfondo il suo adorato mare, con due delfini che saltano e si abbracciano. Sull'annuncio si legge: «La salma è stata cremata e Samantha è libera nel suo amato mare». La speranza della famiglia, infatti, è quella di poter poi liberare le ceneri nel mare.

TESTAMENTO BIOLOGICO

Il caso di Samantha ha dato il via ad un dibattito importante, soprattutto nel territorio feltrino, sul tema del fine vita. E questo grazie anche all'impegno dell'associazione Mano Amica che ha cercato da una parte di fare una panoramica su quella che è la conoscenza intorno a questo tema da parte dei cittadini e, dall'altra, stimolare un confronto. Per quanto riguarda questo progetto, il presidente di Mano Amica Paolo Biacoli sottolinea che «dopo il forum del 5 novembre, tante persone ci hanno contattato e ci chiedevano come fare. Abbiamo quindi fatto una ricerca di documenti semplici e che fossero comprensibili da parte di tutti. Il nostro team di esperti ha valutato positivamente il lavoro fatto dalla provincia di Bolzano. Previa autorizzazione, abbiamo pubblicato quest'opuscolo informativo nel nostro sito». Entrando quindi nel sito manoamica.org, nella sezione progetti si può reperire del materiale informativo. Ma non solo. Come spiega ancora Biacoli, «si trova anche un semplice modulo da scaricare e compilare in cui i cittadini possono lasciare le proprie Dat (disposizioni di trattamento anticipato)». L'associazione sta tenendo i contatti con l'Ulss Dolomiti, in quanto il percorso sta andando avanti unitariamente. «Il prossimo passaggio è quello di coinvolgere i medici di base, in modo tale che le persone possano chiedere anche a loro, in quanto il proprio medico solitamente è figura di riferimento, il modulo ed eventuali informazioni», aggiunge il presidente.

I COMUNI

Mano Amica ha lavorato anche con i comuni del territorio del distretto di Feltre, dando mandato a Dolomiti Hub di capire il livello di preparazione del personale amministrativo rispetto a questa tematica, e come gli uffici sono strutturati in questo senso. Come spiega Debora Nicoletto, «dall'indagine che abbiamo condotto è emerso che tutti i comuni hanno un ufficio di riferimento per ottenere le informazioni relativamente alla Dat, ma solo 3 dei 15 oggetto dell'indagine hanno un modulo Dat da fornire ai cittadini. Altro dato è che 14 comuni su 15 hanno il modulo per il deposito della Dat da fornire ai cittadini, ma solo un comune ha caricato sul sito il modulo stesso. Infine, 9 comuni ricevono i cittadini che vogliono depositare la Dat previo appuntamento, 6 comuni invece accolgono i cittadini sempre in orario di apertura al pubblico».
 

Ultimo aggiornamento: 24 Marzo, 13:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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