Covid, Ilenia, 39 anni, morta in casa: stroncata dopo 8 giorni Ricoverato il marito. «Mai fatto un tampone di verifica»

La donna non era vaccinata. Odissea per il test che non è riuscita a fare

Sabato 8 Gennaio 2022
Addio a Ilenia, stroncata dal virus a 39 anni
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FELTRE -  Il contagio, la febbre, la tosse e poi la morte. Tutto in meno di 8 giorni. Ilenia Turrin, 39enne di Pren di Feltre, è morta nella sua casa la sera della vigilia dell’Epifania, senza che nessuno la sottoponesse mai nemmeno ad un tampone di verifica covid, nonostante fosse il contatto di un positivo. Il virus l’ha colpita in modo estremo senza lasciarle scampo.

La giovane, che non era vaccinata, aveva capito bene quello che stava accadendo e aveva chiamato più volte i numeri dedicati della Ulss.

Purtroppo però, nonostante avesse chiaramente spiegato quale fosse la sua situazione, sarebbe riuscita solo ad avere le indicazioni per andare a fare il test a Belluno: un’impresa impossibile nelle sue condizioni.

Il giorno dopo la sua morte le squadre dell’Ulss sono arrivate nella casa in cui viveva col marito: l’uomo è stato ricoverato ed è stata data assistenza anche agli altri famigliari contagiati. «Vogliamo solo che si faccia chiarezza - hanno scritto i genitori della ragazza, dopo la tragedia, in una mail all’Ulss - affinché quello che stiamo passando noi, non tocchi mai più ad altri». Non c’è nessuna polemica o accusa: vogliono solo comprendere cosa non abbia funzionato nel sistema delle Usca e delle cure domiciliari. Perché oggi diranno addio a quella figlia che avevano visto a Natale e che hanno sentito per l’ultima volta giovedì sera. E non capiscono come sia potuto accadere.

LA TESTIMONIANZA
«Il 27 dicembre - raccontano mamma Maria Rosa e papà Graziano Turrin - nostro genero era risultato positivo con un tampone fatto per il lavoro. Poco dopo anche mia figlia ha iniziato ad accusare tosse, febbre alta. Dopo aver ricevuto i due numeri telefonici a cui rivolgersi hanno iniziato a chiamare. Con molta fatica sono riusciti a parlare con qualcuno: gli hanno risposto e gli hanno detto di chiamare l’altro numero e così hanno fatto». Era all’inizio dell’infezione ed eravamo a cavallo del Capodanno, con feste e tutte le chiusure del caso. «Il giorno dopo - proseguono i genitori - hanno risposto e hanno detto a nostra figlia di andare a fare il tampone a Belluno, perché il punto di Feltre era chiuso: mia lei stava male, aveva la febbre alta e mal di gola. Anche lui, contagiato per primo, non stava bene: era impossibile per loro muoversi. Da quel momento in poi non hanno più sentito nessuno, ovvero nessuno ha più chiamato». La sera di giovedì Ilenia parla con la madre. «Si sentiva tanto stanca - racconta Maria Rosa Bianchi - aveva il naso chiuso e la tosse. Mi aveva detto però che si era misurata la saturazione e era ancora buona». Poco dopo Ilenia muore: è sopraggiunto un infarto nel suo fisico ormai debilitato.



IL DOLORE
«L’hanno portata via in un sacco e non l’abbiamo più vista - dicono tra le lacrime i genitori -. Ora è in cella mortuaria a Feltre. Era sana, non ci spieghiamo come possa essere successo tutto questo». Poi la rabbia: «Dopo aver chiamato il 118, che ha certificato il decesso, la mattina dopo le squadre dell’Ulss si sono presentate per visitare il marito: perché non sono venuti prima quando sono stati chiamati?». «Ci hanno detto che prenderanno in esame il caso e verificheranno cosa è successo - proseguono i due genitori, con grande dignità -, ma se hanno instaurato questi servizi per le cure domiciliari, come le Usca, evidentemente qualcosa non ha funzionato. Col senno del poi ci diciamo che forse se era destino succedesse quello che è accaduto e siamo consapevoli che nostra figlia nessuno ce la restituirà indietro, ma non vogliamo che si ripeta e che altri possano passare quello che stiamo passando noi». 



IL LUTTO
La notizia della morte di Ilenia si è diffusa subito a Feltre, lasciando tutti sgomenti. Giovane, bella piena di vita ora lavorava come casalinga, ma era molto conosciuta avendo gestito in passato il bar Blu House di Foen. Innamorato del suo cane yorkshire Attila, da cui non si separava mai, lascia il marito Omar, la mamma Mariarosa, il papà Graziano, il fratello Daniel, la nonna Speranza  e i parenti tutti.

I funerali avranno luogo oggi, 8 gennaio alle ore 14.30 nella chiesa parrocchiale di Pren. Al termine della cerimonia funebre la cara Ilenia partirà direttamente per la cremazione. La 39enne è la seconda vittima più giovane del covid: qualche giorno fa era stato ucciso dal virus un 33enne di caralte, Davide Bianchi, vaccinato con due dosi.

Addio a Davide, 33enne di Caralte: ucciso dal virus, attendeva la terza dose

Ultimo aggiornamento: 10 Gennaio, 11:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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