Monte Ricco, il Cadore scommette sul forte per la sfida culturale al futuro

PIEVE DI CADORE - «Qui oggi si celebra la capacità del presente di riconoscere i valori del passato proiettandosi nel futuro»: così Andrea Alberti, soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio, ha sintetizzato il valore del forte di monte Ricco restaurato e aperto al pubblico dopo 99 anni di abbandono. E che ci fosse attesa a Pieve lo si è capito dalla tanta partecipazione all'evento. È stato un viavai continuo di navette ad accompagnare le persone sul colle dove prima del forte c'era stato un castello, una chiesa e prima ancora, in epoca romana, un tempio a Marte. La pioggia ha costretto la cerimonia all'interno. Prima la benedizione, poi il taglio del nastro a più mani e l'applauso a sottolineare il momento storico.