«Mondiali, bravi tutti, ma adesso iniziano le Olimpiadi»

Domenica 21 Febbraio 2021
«Mondiali, bravi tutti, ma adesso iniziano le Olimpiadi»

 Il successo dell’organizzazione dei campionati del mondo di sci alpino Cortina 2021 ha radici solide, secondo Roberto Padrin, presidente della Provincia di Belluno: «Ricorderemo questi Mondiali come un evento organizzato alla perfezione. Lo posso testimoniare, per averli vissuti sul posto, in molte giornate delle gare. Tutto ciò in un tempo così difficile e delicato, come quello della pandemia Covid-19. Perciò dico grazie, a nome di tutti i bellunesi, alla Fondazione Cortina 2021, al Comune di Cortina, alla Regione Veneto, al governo nazionale, a tutte le istituzioni che hanno contribuito, assieme a tantissimi volontari, a questo percorso, che è partito alcuni anni fa». Padrin fu tra i firmatari della Fondazione, che avviò l’organizzazione dei Mondiali: «Ci tengo a ricordare le persone con cui abbiamo cominciato questo cammino, in Fondazione Cortina 2021, quindi l’allora presidente Riccardo Donadon e l’amministratore Paolo Nicoletti. Assieme agli attuali Alessandro Benetton e Valerio Giacobbi hanno portato a questo successo, che è il preludio ideale per avvicinarci all’altro grande appuntamento di Cortina, con le Olimpiadi invernali 2026».
LE PRIORITÀ
In vista di quell’evento, assai più impegnativo dei Mondiali che oggi si concludono, bisogna partire presto, per non accumulare i ritardi che invece ci sono stati per questo evento iridato: «Lo sto dicendo da un po’: non si può più perdere tempo, anzi direi che in alcuni contesti siamo già in ritardo – ammonisce Padrin – c’è bisogno velocemente di nominare una struttura commissariale per le opere infrastrutturali, per completare le opere su Cortina, anche se su quelle sono più tranquillo, perché l’esperienza dei Mondiali ha dato certezze. Con Regione Veneto stiamo condividendo un masterplan, assieme al Comune, per il futuro di Cortina. È uno dei grandi obiettivi delle Olimpiadi: lasciare sul territorio, oltre all’evento sportivo, qualcosa che duri nel tempo, che rappresenti il futuro di Cortina e dell’intera provincia di Belluno».
NELLA STORIA
Michele Di Gallo ha coordinato, da segretario generale, l’organizzazione dei Mondiali: «Resteranno nella storia di Cortina come una tappa molto importante per il nostro paese. È un’avventura voluta a lungo con le candidature. Inseguita, raggiunta nel 2016, programmata in questi cinque anni, con difficoltà nell’ultimo periodo: l’annullamento delle finali di Coppa un anno fa, per la pandemia, con tutto quello che è successo negli ultimi dodici mesi. Ha messo a dura prova la pianificazione iniziale. Tutto il sistema ha reagito bene: la Fondazione come ente organizzatore, con il supporto di tutte le componenti e istituzioni. Abbiamo dato prova di ottima organizzazione, in un momento difficile».
L’APPLAUSO DI MORNATI
Carlo Mornati, segretario del Coni, ha evidenziato come, mentre lo sport è fermo in tutto il mondo, qui si è organizzato un ottimo Mondiale: «È corretto: questo è il risultato principale – commenta Di Gallo – abbiamo fatto un Mondiale con tante precauzioni, giuste in questo periodo. Alla fine si è respirato il bello dello sci, dello sport, c’è stata una certa aria di normalità. Questo è il successo più grande. Abbiamo mandato nel mondo una bellissima cartolina di Cortina, fondamentale per il paese, innanzi tutto, ma anche per la Fis, che quest’inverno ha avuto molte difficoltà nei circuiti di Coppa del Mondo. Qui a Cortina ha trovato uno spot efficace, per andare avanti con fiducia nei prossimi mesi».
LAVORO MULTIDISCIPLINARE
Ci sono davanti quattro stagioni di Coppa del Mondo di sci, poi i Giochi olimpici e paralimpici 2026: «Questa è la sfida nuova, enorme.

Per chi come noi ha vissuto il Mondiale, c’è la consapevolezza di quanto grandi possono essere le Olimpiadi. Per le persone coinvolte, per un lavoro su più discipline sportive, sugli sport paralimpici, su tanti progetti. Bisogna cominciare il 22 febbraio, all’indomani dei Mondiali, e lavorare con forza, per fare di nuovo bella figura nel 2026. Per la Coppa del Mondo, nel 2019 abbiamo raggiunto un livello molto alto, rispetto allo standard di altre località. Bisogna migliorare ancora, dal 2022 al 2024, essere pronti per i test preolimpici del 2015, poi c’è il grande appuntamento del 2026».

Ultimo aggiornamento: 08:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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