Allarme della Federazione Sci: «Una tragedia le strade per arrivare a Cortina» I progetti delle 4 varianti

Venerdì 19 Febbraio 2021 di Andrea Zambenedetti
Flavio Roda presidente Federazione italiana sport invernali
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CORTINA - «La viabilità per arrivare a Cortina, onestamente, è una tragedia». I Mondiali di sci non sono ancora finiti ed è già ora di tracciare un bilancio che, secondo il numero uno della Federazione italiana sport invernali, Flavio Roda, non può trascendere dalla questione infrastrutturale.

Quasi a mettere le mani avanti, guardando all’appuntamento olimpico del 2026. «Non può succedere che in occasione di un grande evento come questo ci sia una viabilità in queste condizioni. In questo periodo è pure peggio del normale. Non può succedere, bisogna avere molta attenzione. Il successo del Mondiale è a tutto tondo, sappiamo che qui è funzionale ma dev’essere a tutto tondo».

Le parole, pronunciate nel corso della conferenza di ieri mattina per valutare le ricadute sulle aziende del Mondiale, suonano ben più di un campanello d’allarme per questa provincia. Questa settimana Anas ha infatti innestato la retromarcia dopo l’annuncio fatto proprio a Cortina il giorno precedente alla cerimonia d’apertura della competizione iridata. In quell’occasione il numero uno Claudio Andrea Gemme parlava di 2022, o inizio 2023, nel caso di imprevisti, per terminare le opere. Le quattro varianti per la Conca, ha ribadito in una nota Anas, saranno invece pronte «nel 2024». Addio dunque all’illusione (durata poco più di dieci giorni) di vederle pronte già il prossimo anno.


UN PASSO AVANTI
Quello di Roda è quindi un monito in vista dell’appuntamento a cinque cerchi in agenda nel 2026 che, a differenza di quello iridato, avverrà con il pubblico. Un concetto messo in chiaro da Carlo Mornati, segretario generale Comitato olimpico nazionale italiano, che ha sottolineato come l’Italia non avrebbe avuto i Giochi invernali del 2026 «se non ci fossero stati questi Mondiali 2021». Per provarci con altre parole: se ai Mondiali l’impatto sulla viabilità è stato attutito dall’assenza di pubblico, alle Olimpiadi non sarà così.
GLI INDUSTRIALI
Quanto i grandi eventi (e le opere viarie per raggiungerli) siano importanti per la montagna lo ha detto anche Lorraine Berton, presidente degli industriali della provincia di Belluno. «Per la montagna questi eventi non rappresentano solo una questione di legacy (eredità ndr) ma soprattutto di sopravvivenza. La differenza è tra la vita e la morte». 
I TIMORI
Della necessità di tenere alta la guardia sul territorio ha parlato il presidente della Provincia Roberto Padrin che si è soffermato sul protocollo siglato dalla prefettura di Belluno che ha già portato a due interdittive antimafia per altrettante aziende.
PROGRAMMA
Nei prossimi quattro anni la 51 di Alemagna deve quindi radicalmente cambiare aspetto: alle quattro varianti di Tai, Cortina, Valle e San Vito, si dovranno aggiungere anche le circonvallazioni di Cortina e Longarone. «Bisognerà correre per essere pronti per l’appuntamento, utilizzando al meglio la struttura commissariale che va nominata al più presto» ha ribadito Padrin. 

Ultimo aggiornamento: 22:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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