FONZASO - Seimila euro di bollette degli anni passati non pagate, le nuove fatture in arrivo e sul conto solo 5mila euro. È un grido disperato quello lanciato dal nuovo parroco di Fonzaso, don Stefano Vanzetto di anni 61 che a inizio novembre ha preso il posto di don Alberto Vallotto di anni 89. Una situazione di cui è stato messo al corrente anche il vescovo Claudio Cipolla, dato che Fonzaso fa parte della Dioscesi di Padova come altre parrocchie come quelle arsedesi e del basso Feltrino della valle del Piave come e Alano e Quero.
Conti in rosso, si tagliano le messe
Lo scrive nero su bianco il nuovo parroco don Stefano, che non ha nascosto ai suoi nuovi parrocchiani di avere trovato una parrocchia in difficoltà economica. E così, oltre al riscaldamento di cui si farà «un uso accorto», come della luce, taglia anche le messe.
Nella sezione avvisi del Bollettino il neo parroco ha confessato: «Siamo in difficoltà economica. Non ho ancora ricevuto la consegna dei bilanci parrocchiali; ma in banca ci sono poco più di 5mila euro». Rammaricato il nuovo parroco continua: «Sono però arrivate in settimana solleciti per pagamento di fatture degli anni passati per quasi 6mila euro. Non so se arriveranno ancora sorprese. Dal canto mio ho messo al corrente il vescovo e gli organi diocesani competenti. Ho condiviso la cosa con il Consiglio Pastorale Parrocchiale, e siamo coscienti che ci dobbiamo rimboccare veramente e maniche». Don Stefano continua: «È una cosa infelice e un po' imbarazzante...». E dice: «Appena avremo un quadro completo della situazione ve lo comunicherò con trasparenza e onestà».
«S'intende - prosegue il parroco - che in questa situazione, anche in considerazione dei prezzi di luce, gas e gasolio; non avremo sicuramente la possibilità di accendere i riscaldamenti, come magari eravamo abituati nel passato, e dovremo far uso accorto e responsabile anche dell'energia elettrica. Stiamo attenti nel chiudere le porte». Non ci sono tempi allegri neanche per i fedeli di Fonzaso, alle prese con la crisi che sta attanagliando tutte le famiglie.