Pneumologo in pensione dopo 42 anni: «Ma pronto a tornare»

Martedì 2 Aprile 2019
Pneumologo in pensione dopo 42 anni: «Ma pronto a tornare»
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FELTRE - «Se l'azienda ospedaliera mi chiedesse di tornare risponderei presente». Franco Maria Zambotto, da ieri pensionato è pronto a rispondere sì alla Regione che i giorni scorsi per far fronte alla carenza di medici ha ipotizzato di ricorrere ai camici in quiescenza. Zambotto pneumologo da 42 anni al servizio al Santa Maria del Prato di Feltre, si è tolto per l'ultima volta il camice da primario domenica. Da ieri la meritata pensione. Quello che è certo è che la carenza di medici si fa sentire e, la Regione sta valutando di tamponare la situazione richiamando i medici in pensione, categoria nella quale ora Zambotto rientra. «Io di certo non chiedo di rientrare afferma il medico -, ma se la direzione me lo chiedesse sì, tornerei a vestire il camice bianco e continuerai a curare i pazienti in ospedale». Zambotto, originario di Verona, è arrivato a Feltre nel 1978 (diventa primario nel 2000) e dal Santa  Maria del Prato non si è più mosso. Negli anni è stato primario ma si è anche occupato come volontario dell'associazione Vol.A. di Santa Giustina, è all'interno del comitato etico per la sperimentazione clinica di area vasta Belluno e Treviso ma anche del comitato etico aziendale. Inoltre è stato docente al corso universitario di scienze infermieristiche a Feltre. 
LA SUCCESSIONEA reggere il reparto è ora lo pneumologo Alberto Ferraresso. Nel corso della settimana si definirà comunque il profilo per aprire il concorso che individuerà chi raccoglierà definitivamente il testimone da Zambotto. Il reparto di pneumologia conta oggi 4 medici e il primario. La direzione ha chiesto di poter assumere un altro medico pneumologo. I posti letto sono 20 di cui due per la terapia semintensiva; la percentuale di occupazione si attesta sul 100%. Ci sono poi 4 letti dedicati alle malattie aero trasmesse, come la tubercolosi (circa 4/5 nuovi casi all'anno) o forme aggressive di influenza ed un posto letto tecnico per studiare quei pazienti che hanno malattie gravi legate al sonno. «Nel corso degli anni abbiamo cercato di lavorare in collaborazione con altri reparti ed enti sottolinea Zambotto -. Penso, per esempio, alla pediatria per lo studio dell'asma nei bambini o all'allergologia per seguire giovani e sportivi sempre con problemi di asma». A salutare Zambotto ieri c'era il direttore sanitario dell'Usl Dolomiti Giovanni Maria Pittoni: «è un amico ma soprattutto uno stimato professionista. È un esempio di dedizione al malato».
Eleonora Scarton

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