Minacce, insulti e dispetti al figlio del compagno: matrigna condannata

Sabato 27 Gennaio 2018 di Olivia Bonetti
Minacce, insulti e dispetti al figlio del compagno: matrigna condannata
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BELLUNO - Due anni di reclusione. È la sentenza pronunciata ieri dal giudice Elisabetta Scolozzi per una matrigna 41enne palermitana, che era finita alla sbarra con l'accusa di aver maltrattato il figlio del proprio convivente. La donna è stata ritenuta colpevole per l'accusa di maltrattamenti e condannata a 2 anni di reclusione con la condizionale. È stata invece assolta per le presunte lesioni al figliastro, che non sarebbero state provate.

La vicenda era venuta alla luce solo grazie a un'insegnante. Il minore, che all'epoca dei fatti aveva 10 anni, era rimasto inascoltato dal padre. Tutto avrebbe avuto inizio nel 2011 fino a marzo 2014. Secondo la Procura, la donna avrebbe maltrattato il figlio del proprio convivente con più condotte. Lo avrebbe insultato, facendogli anche il dito medio. Minacciato con frasi del tipo: «Vedrai cosa ti faccio oggi, ti rendo la vita impossibile, un inferno», o ancora: «Ti avevo detto di non tornare più», «Questa non è casa tua». Insomma una vera e propria matrigna cattiva. Avrebbe ricordato al ragazzino che il figlio che lei aveva avuto col padre «non era suo fratello». «Tu non sei parte della famiglia», avrebbe detto al figliastro. E ancora dispetti come quello di non fargli vedere la televisione, di cucinargli cibi che a lui non piacevano, nascondergli il diario, le figurine, il libro. Il bimbo, ormai esausto da quei maltrattamenti, in un giorno in cui era stato affidato alla matrigna, sarebbe scappato di casa. Avrebbe poi minacciato: «Piuttosto che tornare lì mi butto dalla finestra». Così un giorno il ragazzino si sfogò con l'insegnante...
 
 
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