VALLE DI CADORE - Un masso da 5 quintali contro la casa: il 72enne Sergio Toscani ha rischiato, ancora una volta, la vita mentre dormiva nella sua abitazione.
Lui, nella sua casa di Venas, in via Lasta 54, non è al sicuro. È minacciato da anni dai grossi sassi che si possono staccare da un momento all'altro dalla montagna che sovrasta l'abitazione e la statale 51. Una zona dove un tempo si facevano terrazzamenti per campi: i muri a secco si aprono tra le radici degli alberi e rovesciano periodicamente i sassi. «Qui prima o poi accade una tragedia - dice il figlio Mauro Toscani -: ricordiamo che la casa si trova sulla Statale e se non si fosse fermato sarebbe finito su qualche auto».
LA PAURA«Mio papà stava dormendo - racconta il figlio - quando poco prima delle 5.30 ha udito un grosso rumore. Si è alzato ed è uscito di casa. All'inizio non aveva visto subito il sasso, poi ha visto il buco che ha provocato sul terrazzo, dove il masso si è fortunatamente fermato. Solo allora si è girato e ha visto il masso alto 80 centimetri. Purtroppo nel tornare indietro è finito anche dentro a quel buco, fratturandosi due costole. Ora è terrorizzato». Mauro avverte subito la polizia locale, i vigili del fuoco e l'amministrazione, il sindaco Marianna Hofer e il suo vice, Gabriele Soravia, che in mattinata ha preso contatti con la provincia. Sì perché c'è un progetto, da anni, per mettere in sicurezza quel tratto, di competenza dell'ente provinciale. Doveva essere realizzato entro il 2017, ma è stato rinviato al 2019, perché ci sono state altre priorità.
IL DESTINOEra il febbraio del 2015 quando un masso simile a quello che è piombato ieri su casa Toscani, finì sulla Nissan Micra della moglie. L'auto venne distrutta e ottenere un risarcimento fu impossibile. Pochi anni prima ci fu anche una tragedia, a un centinaio di metri di distanza dalla casa Toscani. Un imprenditore bolognese, Mario Miotti Bettanini, che stava salendo al volante della sua auto, per le vacanze in Cadore, venne centrato da un masso e morì. In quel tratto i lavori vennero subito effettuati: si sistemarono i paramassi, ma non fino alla casa di Toscani.
LA PROTESTAL'abitazione è l'ultima del paese, sulla 51 vicino al bivio per Cibiana. «La Provincia ci ha confermato che l'intervento doveva essere completato entro il 2017, ma non è stato terminato per mancanza di fondi. Abbiamo fatto una certa pressione perché la casa si trova sulla statale dove potrebbe fare una tragedia. Inoltre ogni volta che mio padre esce dalla porta di casa volge lo sguardo ai massi e ha paura per la sua vita. L'incidente di oggi gli ha causato lesioni giudicate guaribili in 30 giorni. Ma la prossima volta si salverà?». Il masso si è staccato nella zona a 200 metri sopra la casa e ha preso velocità fermandosi sul terrazzo. Questa volta.
Ultimo aggiornamento: 25 Giugno, 16:15
© RIPRODUZIONE RISERVATA Lui, nella sua casa di Venas, in via Lasta 54, non è al sicuro. È minacciato da anni dai grossi sassi che si possono staccare da un momento all'altro dalla montagna che sovrasta l'abitazione e la statale 51. Una zona dove un tempo si facevano terrazzamenti per campi: i muri a secco si aprono tra le radici degli alberi e rovesciano periodicamente i sassi. «Qui prima o poi accade una tragedia - dice il figlio Mauro Toscani -: ricordiamo che la casa si trova sulla Statale e se non si fosse fermato sarebbe finito su qualche auto».
LA PAURA«Mio papà stava dormendo - racconta il figlio - quando poco prima delle 5.30 ha udito un grosso rumore. Si è alzato ed è uscito di casa. All'inizio non aveva visto subito il sasso, poi ha visto il buco che ha provocato sul terrazzo, dove il masso si è fortunatamente fermato. Solo allora si è girato e ha visto il masso alto 80 centimetri. Purtroppo nel tornare indietro è finito anche dentro a quel buco, fratturandosi due costole. Ora è terrorizzato». Mauro avverte subito la polizia locale, i vigili del fuoco e l'amministrazione, il sindaco Marianna Hofer e il suo vice, Gabriele Soravia, che in mattinata ha preso contatti con la provincia. Sì perché c'è un progetto, da anni, per mettere in sicurezza quel tratto, di competenza dell'ente provinciale. Doveva essere realizzato entro il 2017, ma è stato rinviato al 2019, perché ci sono state altre priorità.
IL DESTINOEra il febbraio del 2015 quando un masso simile a quello che è piombato ieri su casa Toscani, finì sulla Nissan Micra della moglie. L'auto venne distrutta e ottenere un risarcimento fu impossibile. Pochi anni prima ci fu anche una tragedia, a un centinaio di metri di distanza dalla casa Toscani. Un imprenditore bolognese, Mario Miotti Bettanini, che stava salendo al volante della sua auto, per le vacanze in Cadore, venne centrato da un masso e morì. In quel tratto i lavori vennero subito effettuati: si sistemarono i paramassi, ma non fino alla casa di Toscani.
LA PROTESTAL'abitazione è l'ultima del paese, sulla 51 vicino al bivio per Cibiana. «La Provincia ci ha confermato che l'intervento doveva essere completato entro il 2017, ma non è stato terminato per mancanza di fondi. Abbiamo fatto una certa pressione perché la casa si trova sulla statale dove potrebbe fare una tragedia. Inoltre ogni volta che mio padre esce dalla porta di casa volge lo sguardo ai massi e ha paura per la sua vita. L'incidente di oggi gli ha causato lesioni giudicate guaribili in 30 giorni. Ma la prossima volta si salverà?». Il masso si è staccato nella zona a 200 metri sopra la casa e ha preso velocità fermandosi sul terrazzo. Questa volta.
