Pericolo focolaio: niente mascherine e distanze alla sagra sotto il tendone. Gli organizzatori: «Era aperto»

Lunedì 2 Agosto 2021 di Davide Piol
La sagra di Cusighe all'aperto, prima che i partecipanti si rifugiassero sotto il tendone

BELLUNO - «Attenzione alla storia del Verdi!». Con una mano sul microfono e l’altra sul cellulare, il disc jockey inquadra l’interno del tendone in cui sta pompando la musica. Nel video si vedono un mare di mani alzate e ragazzi senza mascherina che ballano sui tavoli. Al termine della storia Instagram, pubblicata sul profilo dell’associazione "New stella alpina" (e poi rimosso in serata), il dj aggiunge: «Sorridete al Verdi che finiamo sul Gazzettino!».

Detto, fatto. Ma il video, in cui la frase viene gridata in modo ironico, potrebbe diventare un boomerang in più per loro, nel caso in cui fossero contagiati e scoppiasse un focolaio.

IDENTIFICABILI

Tutti i ragazzi, presenti alla sagra di Cusighe di Belluno, sabato sera, sono riconoscibili e identificabili. Guardando i video, postati sui social da chi ha partecipato alla festa, sembra che a un certo punto la situazione sia sfuggita di mano. Una mini discoteca, all’interno di un tendone, con persone che ballavano in piedi sui tavoli. Tutti attaccati. Tutti senza mascherina. Ma a rassicurare su quanto accaduto è uno degli organizzatori, Giacomo, di New stella alpina: «Non ci è sfuggito di mano nulla– ha spiegato – l’evento era strutturato per essere gestito completamente all’aperto. Sfortuna ha voluto che all’inizio della serata arrivasse il classico temporale e quindi la gente si è spostata sotto il capannone che avevamo allestito e che era totalmente aperto». Il fatto, però, che il tendone fosse sollevato ai lati non elimina la questione principale. Anche all’aperto, infatti, le persone che si trovano a meno di un metro di distanza le une della altre devono indossare la mascherina. «Abbiamo lasciato i tavoli per evitare il discorso del ballo – ha precisato l’associazione – Dopo di che i buttafuori hanno fatto il loro dovere. Ma a un certo punto, quando c’è un quantitativo di gente di un certo tipo che nel giro di un minuto si riversa tutto quanto dal prato al capannone… uno può immaginare cosa succede».

L'EVENTO

Gli spazi non sono ovviamente paragonabili. Il prato è di circa 3mila metri quadri, il tendone misura 100 metri per 25 e il risultato si è visto nei video pubblicati sui social. Iniziata sabato, la sagra di Cusighe si è conclusa ieri sera. Non c’era alcun limite al numero dei partecipanti perché nelle previsioni degli organizzatori si sarebbe dovuta svolgere all’aperto. Purtroppo, ha piovuto e tutti si sono riversati nel piccolo capannone.

L'EPIDEMIA

Sul fronte dei contagi Belluno sta crescendo più lentamente rispetto alle altre province del Veneto. Negli ultimi 3 giorni i bellunesi con il virus sono addirittura calati: da 195 a 190 a 189. È un equilibrio che nessuno vuole spezzare ma che eventi di questo tipo (vedi le partite degli Europei) possono far vacillare. «Se proprio devo dirla tutta – ha raccontato Giacomo – c’eravamo informati presso l’Ulss per il discorso green pass e tamponi, ma siamo stati rimbalzati. Per loro c’era poca gente e quindi non si sarebbero mossi. Questo ci ha un po’ bloccato. Comunque ripeto che il capannone era aperto sui 4 lati, non era uno stanzone chiuso, altrimenti sarebbero arrivate le forze dell’ordine in 15 minuti e ci avrebbero fatto chiudere».

LA MANIFESTAZIONE

Nel frattempo, ieri pomeriggio, si è svolta la manifestazione contro il green pass in piazza dei Martiri a Belluno. Nonostante fosse stata annullata in giornata, causa maltempo, sono arrivate circa 80 persone e il dibattito, almeno all’inizio, è stato incentrato su tutto tranne che sul green pass: uno dei presenti ha urlato contro i politici, il papa e i vaccini. Alla fine una delle organizzatrici, la farmacista Cristina Muratore, ha dato il via alla manifestazione autorizzata ed è cominciato il dibattito sotto gli occhi della Digos.

Ultimo aggiornamento: 08:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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