Marmolada: rinasce malga Gran Pian grazie al sogno di due fratelli

Martedì 3 Novembre 2020
I fratelli Luca e Umberto Cosul Cuffaro

ROCCA PIETORE - Da Lamon a Rocca Pietore per allargare gli orizzonti di quell’amore sconfinato che nutrono fin da bambini per gli animali, l’allevamento e l’arte casearia. Idee chiare subito: già alle elementari i fratelli Luca e Umberto Cosul Cuffaro dicevano che da grandi si sarebbero presi cura delle mucche. E così è stato. Oggi, a 32 anni il primo e a 27 il secondo, oltre a essere titolari sull’altopiano del fagiolo di una stalla con un centinaio di capi, ecco la novità: il restauro e la futura gestione, se tutto andrà bene già da dicembre, della malga Gran Pian di Malga Ciapela. «È un sogno che si avvera - sottolineano - speriamo solo che il Corona virus non ci metta i bastoni tra le ruote». 
LA STORIA 
La passione per la zootecnica per questi giovani lamonesi è quasi elemento del loro dna. Hanno studiato all’Istituto agrario “Antonio Della Lucia” di Feltre e non appena Luca è diventato maggiorenne ha aperto una piccola azienda che si occupava di pecore, fagioli e sfalcio prati. Al seguito, fedele e appassionato, il fratello minore. E a monte, a sostenere entrambi, i genitori: papà Stefano, maresciallo dei carabinieri comandante della stazione veneziana di Cannareggio, e Ornella Noventa, insegnante da tre anni sindaco di Lamon. «Quanto ci divertivamo - ricorda Luca - ma anche quanto abbiamo lavorato». Il salto di qualità arriva otto anni fa quando Il Piano di sviluppo rurale dà ai fratelli un contributo che permette loro , non senza grossi sacrifici economici personali, di aprire un capannone in via Vallina. La stalla attualmente ospita un centinaio di mucche pezzate rosse e brune di cui circa due terzi sono da latte che viene poi conferito a Lattebusche. «Con il mio diploma zootecnico - dice Luca - mi occupo prevalentemente del bestiame mentre mio fratello, che ha acquisito il diploma di casaro a un corso finanziato dall’Unione Europea che si tiene a Cuneo, segue latte e suoi derivati».
IL FUTURO 
E proprio queste mucche sono destinate a trascorrere le prossime estati al pascolo ai piedi della Marmolada. «Abbiamo preso in gestione la malga Gran Pian dal Comune di Rocca Pietore, - spiega Luca Cosul Cuffaro - In questi mesi sono stati fatti molti lavori di rinnovo in modo che tutto risulti a norma: la cucina, ad esempio, ma anche gli impianti elettrico e di riscaldamento. Nonché i serramenti e l’intero arredamento interno. Ora resta da rifare il caseificio, di modo che la prossima estate si possa iniziare a lavorare il latte delle nostre mucche per farne formaggio, ricotta, burro». Ma poi funzionerà anche il servizio agriturismo, con una trentina di posti all’interno e una settantina all’esterno: sui tavoli, taglieri misti e piatti tipici della tradizione locale. La struttura è facilmente raggiungibile da Malga Ciapela, con una piacevole passeggiata in mezzo ai boschi. In inverno ci si può arrivare anche con le ciaspe e gli sci da fondo visto che tutto attorno esistono piste e anelli creati proprio per queste discipline. «L’idea - sottolinea il gestore - è di tenere aperto quasi ininterrottamente da maggio a settembre e nel periodo tra Natale e l’Epifania e poi nei weekend invernali». A sostenere l’attività dei Cosul Cuffaro sono le compagne Eleonora e Gloria e a fare da mascotte il piccolo Gabriele. «Confidiamo che quest’incubo Corona virus svanisca quanto prima - conclude Luca, che è anche presidente provinciale della Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) - in modo da avviare la stagione come da programmi».
 

Ultimo aggiornamento: 08:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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