Mancano medici: verso la chiusura il reparto di Neurologia di Feltre

Martedì 14 Marzo 2023 di Eleonora Scarton
La Neurologia di Feltre rischia la chiusura: pochi medici

FELTREMancano medici neurologi, a rischio la sopravvivenza del reparto di Neurologia dell’ospedale di Feltre. Al San Martino di Belluno, nei prossimi mesi, vi saranno alcuni pensionamenti che potrebbero mandare in sofferenza il servizio. L’azienda ospedaliera dell’Ulss 1 Dolomiti sta mettendo in atto tutte le strategie possibili per scongiurare la chiusura di uno dei due reparti, anche attingendo ai professionisti di altre Ulss regionali, ma la battaglia è dura.

CORSA CONTRO IL TEMPO

Al momento, comunque, nulla è stato deciso e l’auspicio è che la direzione riesca a reperire i professionisti necessari per far sopravvivere entrambi i reparti. Certo è che quando si parla di chiusura di un reparto, il riferimento è a quello del Santa Maria del Prato in quanto: se una scelta dovrà essere fatta, probabilmente ricadrà proprio su Feltre. Una notizia che da qualche giorno si è diffusa nei corridoi ospedalieri e che sta preoccupando personale e utenti che stanno valutando una mobilitazione per salvaguardare il reparto e gli apprezzati professionisti che vi lavorano.

CARENZA DI PERSONALE

La mancanza di medici coinvolge ormai un po’ tutte le specialità ospedaliere. Ci sono reparti che in qualche modo riescono comunque ad andare avanti, anche sfruttando medici provenienti da altre province o medici che operano in libera professione, garantendo quindi il servizio, e spesso di qualità. Altri reparti invece sono sempre più in sofferenza. Tra questi vi è quello di Neurologia dell’ospedale San Martino di Belluno che oggi conta tra le sue fila pochi medici: una situazione destinata, tra l’altro, a peggiorare con il pensionamento nei prossimi mesi di due specialisti. Il quadro invece nel reparto di Feltre è leggermente migliore in quanto la Neurologia qui è sotto organico di una sola unità.

I CONCORSI?

L’azienda ospedaliera Ulss 1 Dolomiti sta mettendo in atto tutte le azioni possibili per scongiurare la chiusura. Come dichiara la direzione infatti, «come Azienda ci siamo attivati da tempo con concorsi e avvisi per reperire personale medico vocato a questa specialità. Dal 2019, per la neurologia di Belluno ci sono state 5 assunzioni a fronte di 6 cessazioni. Purtroppo anche l’ultimo concorso attivato da Azienda zero è andato deserto». È sempre aperto un bando di avviso a tempo determinato attivato dall’Ulss Dolomiti. Insomma, se qualche medico volesse venire a lavorare in provincia di Belluno lo può sempre fare ma, al momento, la fila non c’è. Anche perché vi risultano carenze anche negli altri reparti di neurologia della regione e questo permette ai professionisti di scegliere l’ospedale magari più vicino a casa o che offre l’opportunità che cerca.

LE ALLEANZE

Nonostante questa carenza generalizzata l’azienda ospedaliera è riuscita ad attivare convenzioni con le aziende Ulss di Treviso, Padova, Verona, Trento e Udine per l’acquisto di turni in modo da poter supportare le attività di reparto e le attività ambulatoriali, in particolare della Neurologia di Belluno. “Confermiamo il massimo impegno nel percorrere tutte le strade possibili per mantenere attive tutte le attività delle Neurologie aziendali” conclude la direzione ospedaliera.

LA PREOCCUPAZIONE

Nonostante le rassicurazioni dell’azienda ospedaliera, la preoccupazione fra il personale della neurologia di Feltre e gli utenti è alto. Sembra infatti evidente che, nel caso in cui fosse necessario chiudere un reparto, la scelta cadrebbe su quello del Santa Maria del Prato di Feltre in quanto l’ospedale di Belluno è, in primis, centrale rispetto al territorio provinciale. Se vi sono casi acuti, come un ictus, il fattore tempo è determinante ed è impensabile che un cittadino dell’alto Cadore, solo per fare un esempio, debba arrivare fino a Feltre per essere curato. Il tempo infatti sarebbe troppo e le conseguenze diventerebbero più pesanti. In secondo luogo, il reparto del San Martino di Belluno è di secondo livello, per cui fra i due verrebbe scelto questo. Tutto ciò preoccupa non poco i cittadini che stanno valutando come muoversi per difendere il reparto feltrino. 

Ultimo aggiornamento: 15 Marzo, 08:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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