Il maltempo non molla, un'altra notte da paura in provincia

Sabato 10 Luglio 2021
Una ruspa in azione sul greto del Rio Gere per asportare i detriti accumulati dal temporale

BELLUNO - Allagamenti, piante sradicate e blackout: il Feltrino nella morsa del maltempo.

Le previsioni meteo avevano preannunciato che giovedì sera il maltempo avrebbe colpito duramente, e così è stato.

A FELTRE
A Feltre alberi divelti e rami in strada (tra cui uno lungo la via Panoramica) che hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco. La situazione più a rischio a Villabruna dove, come ormai accade da anni, fango e detriti sono finiti lungo le strade della frazione, riempiendo anche qualche cantina e scantinato. Per risolvere l’annoso problema sono in corso i lavori, finanziati per 500mila euro dal fondo comuni di confine. Dal Comune ieri è stata inviato la spazzatrice per sistemare la viabilità. Anche nel resto del feltrino si è registrato qualche problema legato alla caduta di piante lungo la viabilità, prontamente ripristinata dall’intervento dei vigili del fuoco. A causa della caduta di piante sulle linee elettriche si sono registrati alcuni problemi di assenza di corrente elettrica. Il guasto più rilevante è stato registrato nella frazione di Soranzen, nel comune di Cesiomaggiore. Come spiega il sindaco, Carlo Zanella, «un guasto alla linea elettrica che i tecnici hanno iniziato a sistemare già giovedì; in particolare è stata coinvolta la frazione di Soranzen». La normalità è stata ripristinata entro il primo pomeriggio di ieri. Problemi anche in alcune zone del comune di Pedavena. Come spiegano dalla stessa società di Enel distribuzione,«a Pedavena si sono registrati due disservizi circoscritti intorno alle 21.20 causati da piante cadute sulle linee a causa del forte vento, risolti rapidamente dai tecnici di E- diistribuzione della zona di Belluno- Treviso intervenuti sul posto». La corrente elettrica è infatti stata ripristinata nell’arco di un paio d’ore in tutte le zone.

IN CADORE
Il forte temporale della sera di giovedì, e della notte con pioggia abbonante, vento e anche un po’ di grandine, ha danneggiato le strade bianche di alta montagna e non solo. È successo anche a quella, utilizzata solo come collegamento di servizio per i rifornimenti o le emergenze, che da Borca di Cadore sale al Rifugio Venezia “Albamaria De Luca” ai piedi del Pelmo, località Campi di Rutorto in comune di Vodo di Cadore. La brutta sorpresa ieri mattina quando la gestrice del rifugio uscendo per verificare la situazione dopo la notte di pioggia ha constatato di persona che il violento rovescio si era portato via un pezzo di strada. Per i primi rifornimenti della giornata si è ricorsi al trasbordo da un mezzo all’altro,«vita da rifugio», commentava Barbara Feltrin sui social. In giornata poi la sistemazione del tratto, problema risolto e la bella giornata ha invogliato molti a salire in quota rigorosamente a piedi perchè quella strada è chiusa al traffico. Il rifugio Venezia, del Cai di Venezia, è a quota 1947 metri sulle pendici orientali del Pelmo ed è l’ideale luogo di partenza per le ascensioni al “Trono degli Dei” e luogo di passaggio e sosta delle Alte Vie Dolomitiche 1 e 3.

SUL RIO GERE
Il maltempo ha sferzato ovunque anche in Ampezzo causando una grande colata detritica lungo il corso del Rio Gere finita sulla strada regionale 48 delle Dolomiti sopra Cortina. Gli operai, che durante i lavori di costruzione del nuovo ponte sul torrente, dove il fenomeno si ripete ogni estate e presidiano giorno e notte la frana, hanno provveduto nella serata alla chiusura della strada con semafori e transenne per permettere a Veneto Strade di mettersi all’opera per ripristinare la viabilità e rimuovere il materiale franato. La strada che collega Cortina con il passo Tre Croci e Misurina è stata riaperta al traffico alle 8.40 di ieri mattina.

Ultimo aggiornamento: 07:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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