Un fiume in strada, auto bloccate: due donne salvate dai pompieri

Martedì 9 Giugno 2020 di Giovanni Longhi
Il parcheggio Costan a Limana allagato. Prigionieri in auto
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Attimi di panico ieri nel tardo pomeriggio lungo la stradina di proprietà della Costan che porta al parcheggio dell’azienda a Limana: dopo una “bomba d’acqua” durata meno di mezz’ora, ma di un’intensità straordinaria, la scarpatina che si leva al fianco della viuzza si è trasformata in un’autentica cascata. La pioggia era talmente intensa che il terreno a fianco non è stato in grado di assorbirla e dopo un po’ un mare di acqua si è riversato sulla stradina. Erba e fango trascinati dall’impeto del flusso, in pochi minuti hanno ostruito i tombini e l’acqua ha iniziato a salire. In quel momento stavano transitando alcune auto. Mentre alcuni automobilisti hanno fatto in tempo a girarsi e a tornare indietro, tre macchine sono rimaste intrappolate dalla marea marrone: motori bloccati e livello che andava pericolosamente crescendo. Intanto qualcuno ha avvertito i Vigili del fuoco che da Belluno hanno raggiunto la Costan con tre mezzi e 7 uomini. Tra essi anche una squadra di “fluviali”, personale specializzato in operazioni di soccorso legate ad esondazioni e allagamenti.
IL SALVATAGGIO
Precedenza alle persone: quando i pompieri sono arrivati, i “fluviali” hanno raggiunto due donne chiuse nelle loro auto impossibilitate a muoversi. Dopo un intervento non esattamente agevole anche per la pioggia che non ha dato tregua, le hanno trasbordate sul loro mezzo e portate all’asciutto. Poi i vigili del fuoco si sono dedicati al resto: il recupero delle tre auto semi-sommerse che sono state agganciate e trainate fuori dal “fiume” profondo una quarantina di centimetri. Infine è stato necessario liberare i tombini ostruiti dai detriti e dalle ramaglie trascinate dall’impeto dell’acqua. Sul posto è arrivata anche la sindaca di Limana, Milena De Zanet che ha seguito le operazioni. «Spiace sempre quando si verificano eventi simili -ha commentato la sindaca- l’unica magra consolazione è che questa volta il Comune non ha responsabilità, visto che si tratta di una proprietà privata, l’importante è che nessuno si sia fatto male».
IN PROVINCIA
Il maltempo di ieri ha imperversato anche nelle zone di Seren del Grappa e in Agordino dove a macchia di leopardo si sono verificati smottamenti e frane che hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco. A Belluno nella frazione di San Liberale ieri all’alba una grande pianta è schiantata a terra lungo la strada che porta alle casere ostruendo il passaggio. Un residente ha segnalato il danno all’assessore Biagio Giannone che, a sua volta, ha subito richiesto l’intervento di una squadra comunale di Protezione Civile. «Siamo intervenuti solo con una jeep e il verricello – spiega il coordinatore del gruppo, Paolo Zaltron -, ma in meno di un’ora abbiamo liberato la via». Dopo l’acquazzone di domenica non ci sono stati ulteriori danni, invece, a Lamon. Ieri mattina una squadra di operai comunali è intervenuta a rimuovere i sassi ancora in bilico lungo il versante della strada comunale diretta a San Donato. Ora è tutto tranquillo, la sindaca Ornella Noventa ci tiene a spiegarlo. «Non è successo nulla di che, lungo le scarpate di montagna episodi come questo sono cose che capitano – spiega-, ma il territorio è costantemente monitorato». I vigili del fuoco erano intervenuti alle 22 di domenica lungo la comunale, in seguito alla segnalazione dello smottamento fatta da un passante. Nella stessa serata le forti piogge avevano causato anche schianti lungo la provinciale 19 dove un albero spezzato dal vento ostruiva il passaggio. Anche in quel caso l’allarme era partito da un cittadino che, alle 21.15 circa, si era trovato di fronte all’ostacolo lungo la via. 
Ultimo aggiornamento: 08:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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