Da Roma 150 milioni di euro, 40 da destinare alla pulizia dei boschi

Domenica 27 Gennaio 2019 di Raffaella Gabrieli
Da Roma 150 milioni di euro, 40 da destinare alla pulizia dei boschi
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BELLUNO - Pioggia di fondi sui territori alluvionati. Il governatore del Veneto Luca Zaia annuncia l'arrivo da Roma di 150 milioni di euro, 40 dei quali da destinare alla pulizia dei boschi schiantati da parte dei sindaci nominati soggetti attuatori. Intanto lo stesso presidente tira le fila dei primi 15 milioni già stanziati, soprattutto a favore di tantissimi cantieri di piccole dimensioni ma necessari per la ripresa della normalità nei comuni. Tre i settori di intervento: opere idrauliche, viabilità e, appunto, pulizia boschi. Le prime sono già state attivate e in gran parte concluse. Solo per il Bellunese si tratta di 57 cantieri per un ammontare di 25 milioni di euro. Tra queste la più costosa, 1 milione 925mila euro, riguarda i lavori di somma urgenza realizzati per la messa in sicurezza e il  ripristino della sponda sinistra del torrente Cordevole in corrispondenza del ponte di Mas a Sedico. Corposo, 1 milione 600mila euro, anche l'intervento a Le Campe di La Valle sempre per rinforzare le sponde del Cordevole. Ma in termini di cifre pesano molto - 2 milioni e mezzo - i lavori consegnati per la realizzazione di una briglia selettiva lungo il torrente Fiorentina, in località L'Aiva in comune di Selva di Cadore, a difesa degli abitati sottostanti. 
VIABILITA'Per quanto riguarda la viabilità, i cantieri di competenza di Veneto Strade e Anas per i comuni sono una ventina per un importo di circa 3 milioni di euro. Le opere avviate dai soggetti attuatori nominati da Zaia per il ripristino della rete viaria di competenza fanno riferimento invece a circa 115 cantieri per 35 milioni di euro. Tra i tanti lavori di somma urgenza già realizzati, sono stati utilizzati 275mila euro a testa per il ripristino del ciglio di valle in località Ponte Oltra a Lamon e per opere di protezione delle spallette del ponte di Presenaio. 
PULIZIA SCHIANTIQuaranta milioni saranno asegnati come anticipo ai sindaci che sono stati nominati soggetti attuatori per la pulizia dei boschi; le risorse disponibili saranno proporzionalmente suddivise fra i Comuni per le prime spese correlate a questa tipologia di intervento. «Quaranta milioni - afferma il presidente dell'Unione montana Agordina Fabio Luchetta - saranno fondamentali per capire quanti interventi di pulizia schianti si potranno fare, soprattutto nelle aree difficili dove sarà necessario pagare le ditte per lavorare e dove sarà necessario mettere in sicurezza versanti soggetti a caduta massi e/o valanghe. I sindaci, così, potranno ritrovare un po' di serenità perduta ora che almeno i bilanci comunali non verranno presumibilmente toccati da questi costi. Rimane comunque la difficoltà di operare: sarà fondamentale la collaborazione tra tutti gli enti competenti a vari livelli per vincere questa incredibile sfida». 
CORAGGIO E AVANTI«Armiamoci di coraggio e partiamo - sottolinea il sindaco di Cencenighe Mauro Soppelsa - Mettiamo da parte polemiche e rivendicazioni e iniziamo a lavorare. Una cosa, però, la devo puntualizzare: non è corretto mettere nello stesso calderone gli schianti agordini con quelli del Cadore e di Asiago. I nostri sono nella stragrande maggioranza su pendii ripidi dove è quasi impossibile realizzare delle strade silvopastorali per raggiungere i boschi in questione».
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