La Magnalonga riparte col botto: «Oltre 500 partecipanti e costretti a dire molti no»

Lunedì 12 Luglio 2021
Un gruppo di partecipanti alla manifestazione

LIMANA - In più di 500, su e giù in Valmorel, per la Magnalonga. In una giornata che, dopo la pioggia del primo mattino, è girata al sereno, mettendo allegria. Tanti i bellunesi ad essersi dati allo sport e alla degustazione tra sentieri e carrarecce. Quest’anno con il collegamento alla cultura. Ne fanno testo due offerte: oltre alla polenta e capriolo, ai capei del prete, alla carne allo spiedo e alle lasagne al “peruch”, i partecipanti alla manifestazione hanno assaggiato i cosiddetti “biscotti dei miracoli”, dolcetti che fanno riferimento ai 50 anni dalla pubblicazione di Dino Buzzati “I miracoli di Valmorel”. Inoltre, alle sorgenti del torrente Limana, la sosta è stata allietata da letture di brani tratti dalle opere del giornalista e scrittore nato nel 1906 nella villa di San Pellegrino, alle porte di Belluno. 
I complimenti di tutti sono andati ai tenaci organizzatori in balia di regole anti covid che sono cambiate nel tempo: Comune di Limana, Pro Loco di Limana e Comitato frazionale di Valmorel. «Abbiamo cominciato a pensare all’edizione 2021 mesi fa, non volevamo saltare anche quest’anno la realizzazione di un evento che piace. Insomma volevamo esserci a tutti i costi – è il resoconto di Cinzia Dal Molin, assessore a Limana – ci eravamo dati, inizialmente, il tetto massimo di 400 iscritti, ma le richieste erano veramente molte e abbiamo alzato la soglia a 500. Lo stesso siamo stati costretti, fino a sabato, a dire tanti no». Per il prossimo anno, a detta dell’assessore, qualcosa già bolle in pentola. 
Ci sono nuove idee e nuove varianti di percorso da mettere in atto nella Magnalonga: «Quest’anno l’impegno è stato premiato, un successo. Ci eravamo detti di non strafare, ma fare bene. Speriamo, nel 2022, di essere liberi dalla pandemia per poter realizzare ciò che abbiamo in testa». Erano tre le proposte della Magnalonga 2021. Il percorso delle malghe, adatto a tutti, ha toccato le malghe Montegal, Canal dei Gat, Van e Pianezze. Ha richiesto più polmoni passare per la sella del Pian de Le Femene e per il crinale esposto del Nevegàl. A pedalate con l’ e-bike, infine, si è percorso tutto l’altopiano della Valpiana. A Valmorel, infine, c’è chi è arrivato con il fiato corto, chi camminando più lentamente, chi in sella alla bicicletta. Tra intrattenimenti musicali - cori di montagna compresi - e pause ricreative in stile mangereccio che non sono mancate: otto tappe lungo il percorso di 10 chilometri e nove tappe nell’itinerario, più impegnativo, di 13 chilometri sulle creste. 
 

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