Luxottica pronta a vaccinare i dipendenti: «Facciamoci trovare pronti»

Lunedì 3 Maggio 2021 di Davide Piol
La sede di Agordo di Luxottica
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AGORDO - «Comunicaci fin da ora il tuo interesse a partecipare all’eventuale campagna di vaccinazione in azienda, per farci trovare pronti quando potremo cominciare». Luxottica conferma la posizione di leadership nel panorama delle aziende bellunesi (e non solo).

Da subito in prima linea nella gestione dell’emergenza da covid-19 - ad esempio con l’esecuzione dei tamponi attraverso unità mobili - il colosso dell’occhialeria dimostra ancora una volta di essere un passo avanti a tutti. Anche se una data precisa, per l’inizio della campagna vaccinale in azienda, non c’è. Confindustria fa sapere che «si dovrebbe partire a inizio giugno». Nel frattempo Luxottica raccoglie le adesioni dei dipendenti. La mail è arrivata nei giorni scorsi. «Per proteggere la salute e la sicurezza delle sue persone e delle comunità di riferimento – si legge nelle prime righe – Luxottica sostiene la campagna vaccinale nazionale e ha già confermato la disponibilità di strutture e risorse per fare la sua parte».


LA CATENA DEL FREDDO
Quella di Del Vecchio è stata una delle prime aziende a dotarsi di frigoriferi e iper-congelatori per gestire qualsiasi tipo di vaccino. È il motivo per cui, quando arriveranno le dosi, potrà partire subito. La mail continua con informazioni più dettagliate. Se il dipendente ha intenzione di vaccinarsi può entrare in “My Personal Desk - Vaccinazione anti-covid” e compilare il modulo apposito. Una sorta di anamnesi preventiva che sarà gestita dal medico aziendale. C’è poi una parte dedicata ai familiari stretti del dipendente che, se interessati, potranno prenotarsi insieme a lui. «Proteggersi è un diritto – conclude Luxottica – Vaccinarsi è una scelta di responsabilità verso te stesso e chi ti sta vicino: il tuo contributo è fondamentale per contrastare la diffusione del contagio». Lo sarà di certo se tutti decideranno di vaccinarsi. Luxottica conta infatti 8mila dipendenti distribuiti tra le sedi di Agordo, Sedico, Cencenighe e Pederobba. Vaccinarli significherebbe immunizzare un piccolo comune. Di più, se risponderanno all’appello anche i familiari. In un modo o nell’altro Luxottica giocherà un ruolo fondamentale all’interno della campagna vaccinale in provincia di Belluno.


GLI ALTRI
Ma quando potranno partire le aziende? «Lunedì scorso ci siamo incontrati con la direzione dell’Ulss Dolomiti – ha confidato Andrea Ferrazzi, direttore di Confindustria – Ci hanno detto che finché non concluderanno la categoria dei sessantenni non potremo cominciare. Ci vorranno circa 5 settimane, quindi se ne riparlerà a giugno». Le aziende che hanno dato l’adesione sono più di 50. Ma è probabile che si deciderà di farne partire due di grandi dimensioni (come Luxottica) per rodare il meccanismo. Nella terza settimana di maggio ci sarà un altro vertice tra Confindustria e azienda sanitaria per capire come procede la campagna vaccinale. La possibilità di anticipare o meno la partenza delle aziende dipenderà solo dalla quantità di vaccino anti-covid che arriverà a Belluno. Le linee guida sono contenute all’interno del Protocollo sulla realizzazione di punti straordinari di vaccinazione sottoscritto da ministeri del Lavoro, della Salute e dello Sviluppo economico, Inail, commissario straordinario emergenza Covid, parti sociali.


LA STRATEGIA
Tre le possibilità messe in campo. Le aziende potranno organizzare le vaccinazioni direttamente sul luogo di lavoro (chiedendo il supporto delle associazioni di categoria). Oppure potranno ricorrere a strutture sanitarie private attraverso convenzioni o alle strutture territoriali dell’Inail. L’adesione al vaccino sarà su base volontaria. E anche in questo caso ci sarà un medico competente che fornirà ai lavoratori le informazioni necessarie riguardo ai vantaggi e ai rischi della vaccinazione. Tutti i costi per la realizzazione e la gestione dei piani aziendali, compresi quelli per la somministrazione delle dosi, saranno in carico al datore di lavoro. Mentre i costi riguardanti la fornitura dei vaccini, le siringhe, gli strumenti, cadranno sulle spalle della sanità regionale. Per ora, le aziende hanno le mani legate e possono soltanto chiedere una pre-adesione ai dipendenti (come ha fatto Luxottica).

Ultimo aggiornamento: 07:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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