Lupo "stanziale" a Pedavena: continue incursioni in centro paese, uccisa anche la capretta Berta

Mercoledì 24 Novembre 2021 di Eleonora Scarton
La capretta Berta sbranata dal lupo vicino all'asilo

PEDAVENA  - I lupi hanno preso casa nel centro abitato di Pedavena, spaventando i residenti della zona. Da sabato notte infatti ci sono state due predazioni di animali domestici nei giardini delle abitazioni private ma numerosi sono gli avvistamenti da parte degli abitanti proprio lungo le vie del centro cittadino. Una situazione che sta preoccupando i residenti tant’è che il sindaco, Nicola Castellaz, ha chiesto alla Provincia di Belluno ed al settore Agroambiente della Regione Veneto al fine di capire come affrontare la problematica e gestire la convivenza tra uomo e lupo.

L’ULTIMA PREDAZIONE La piccola Berta se n’è andata. A togliergli la vita il grande predatore che nel corso della scorsa notte si è addentrato ancora nel centro abitato di Pedavena. Una nuova predazione che ha scosso ancor di più la cittadinanza in quanto è avvenuta a pochi passi dal municipio e dalla scuola dell’infanzia ai Caduti. Senza contare che sono stati registrati alcuni avvistamenti, nella zona di Murle, intorno alle 5 del mattino, orario in cui molte persone portano a spasso i loro cani, e che ora hanno paura a farlo.

LA TESTIMONIANZA A raccontarlo la nuova predazione è Alberto De Carli, proprietario della capretta Berta. «Noi abitiamo a centro metri dal comune e a 50 metri dall’asilo - ricostruisce l’uomo -. Abbiamo in giardino alcuni animali da affezione, una capretta, Berta, che aveva 12 anni, due maialini vietnamiti e due cagnolini. Era parte della famiglia; si faceva spesso accarezzare, ma a volte non aveva voglia e se ne stava per i fatti suoi. Era un animale intelligente, sapeva qual era il suo regno ed anche se lasciavamo il cancello aperto lei non scappava. Amava pascolare con i due maialini vietnamiti; erano sempre insieme». Poi tutto si è interrotto. «Questa mattina (ieri per chi legge) alle sei sono andato in giardino, ho visto i maialini ma non la capretta - prosegue -. Non mi sono preoccupato più di tanto, ma ho detto a mia moglie di andare a controllare. Verso le 7.30 si è addentrata nel prato e a circa 150 metri dalla nostra abitazione ha trovato il cadavere dell’animale, sbranato dal lupo». La famiglia non si è accorta di nulla durante la notte, solo l’abbaiare dei cani dei vicini intorno alle 23, ma capita spesso, per questo non si sono allarmati.

LA PREOCCUPAZIONE «Il lupo, per l’ambiente montano, è un valore aggiunto a mio giudizio – sottolinea ancora Alberto -. Quando però inizia ad entrare nei centri urbani diventa un problema. Soprattutto se poi rimane a passeggiare fino alle prime ore dell’alba, quando le persone escono per portare i cani a passeggio. Serve quindi che i cittadini vengano in qualche modo tutelati. Non sono un esperto, per cui non so quale sia la soluzione migliore, però qualcosa bisogna fare affinché non si avvicinino e, prima o poi, succeda qualcosa di grave. Nel mio caso è stata uccisa una capretta, che per me era un animale domestico, nel futuro chissà…».

L’APPELLO Intanto Linda Zanin, la residente di Murle che sabato notte si è trovata i lupi in giardino, cerca qualcuno pronto ad adottare l’unica pecorella che si è salvata dall’attacco di sabato notte costato la vita a 5 delle sue pecore e caprette. Era uscita malconcia dall’attacco del predatore, ma, dopo adeguate cure veterinarie, la bella notizia: si salverà. Come racconta Linda però, «non può rimanere da sola, in quanto rischia di cadere in depressione. È un animale un particolare, che ama la compagnia. Per questo sto cercando qualcuno che ha altri animali simili e che la voglia adottare. È buonissima e castrata, per cui non creerebbe nessun tipo di problema». Insomma, se c’è qualcun altro che ha animali simili e è disponibile ad accogliere anche questa pecora, si faccia avanti. 

Ultimo aggiornamento: 08:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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