Lupi vicini ai paesi, incontri ravvicinati: «Me ne sono trovata uno a 30 metri»

Martedì 9 Marzo 2021 di Giovanni Santin
Alcuni lupi nella zona del Carota, sul monte Dolada in comune di Alpago

ALPAGO - In Alpago il lupo è sempre più di casa e sempre più vicino alle case. Ed anche se le testimonianze di chi l’ha visto riferiscono che l’animale si allontana alla vista degli uomini, la prossimità alle abitazioni desta più di una preoccupazione. Tanto che il consigliere Massimo Bortoluzzi non ha dubbi: «A questo punto serve un piano di gestione diverso». 
A far scattare di nuovo la soglia dell’attenzione sono due video girati nei giorni scorsi ed immediatamente diventati virali. In essi è documentata la presenza del lupo registrata prima in località Mistran, poco sopra l’abitato di Pieve, pochi giorni dopo nei pressi del rifugio Carota, sempre nei pressi di Pieve, in Comune di Alpago. E domenica pomeriggio è toccato anche ad una famiglia, una coppia con due figli in età scolare, salita sino al Carota, vedere da vicino un esemplare di lupo: «È sbucato all’improvviso dal bosco – racconta la mamma – era a trenta metri da noi, ma appena si è accorto della nostra presenza è subito rientrato nel bosco». Altre le testimonianze di incontri ravvicinati, ma sempre con il lupo che arretra alla vista dell’uomo. Per chi ha cani, è fondamentale tenerli al guinzaglio per evitare che si possano aggredire a vicenda.
TANTE LAMENTELE
Eventi che hanno suggerito al consigliere provinciale Massimo Bortoluzzi queste affermazioni: «Nelle ultime settimane il lupo è stato avvistato diverse volte in Alpago. In particolare, due avvistamenti in pochi giorni, vicino alle abitazioni, in pieno giorno – dice riferendosi alle due registrazioni diffuse tramite i social - senza che l’animale si sia minimamente spaventato dalla presenza dell’uomo. È una situazione che rischia di diventare pericolosa». 
Sono tanti gli ambiti che vengono presi in considerazione da Bortoluzzi che esprime la propria preoccupazione: per la tutela della piccola agricoltura di montagna, degli hobbisti dell’allevamento e anche in ottica di mantenimento del territorio – precisa nel suo intervento - serve un piano di gestione del lupo. Anche per il benessere del lupo stesso, che altrimenti rischia davvero. Già oggi le lamentele degli allevatori sono arrivate a un livello di esasperazione che rischia di scoppiare». 
«ATTIVERÒ L’EUROPA»
Poi Bortoluzzi chiarisce che lo scopo non è quello di sparare ma di avviare azioni di disturbo che li tengano lontani dalle aree abitate. Ma anche che è necessaria un’azione politica: «Per questo mi attiverò con i contatti che abbiamo in sede di Parlamento Europeo con lo scopo di analizzare i margini di manovra che ci possono essere a livello comunitario e studiare possibili piani di gestione. Senza eliminare esemplari, è necessario che il lupo venga spinto a rimanere nell’ambiente naturale, senza avvicinarsi alle case e alle attività umane, per l’incolumità sia dell’uomo sia del lupo stesso». 
Nel video girato a Mistran, piccolo borgo ormai quasi disabitato, si sente la voce di chi sta registrando: l’uomo richiama l’attenzione dei lupi con voce pacata, priva di paura, quasi a volerli fermare. Ma i lupi tirano dritto per la loro strada, rientrando nel bosco.
 

Ultimo aggiornamento: 17:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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