Bracconiere di lupi incastrato dal Dna, metteva trappole per strangolarli: indagato 40enne

Venerdì 18 Marzo 2022
Bracconiere di lupi incastrato dal DNA
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VALBELLUNA - E' stato incastrato dal Dna lasciato sulle trappole il 40enne della Valbelluna indagato per il reato di caccia con mezzi vietati e tentata uccisione di animale. E'  il risultato dell'indagine della Polizia provinciale iniziata a gennaio. «Gli agenti della Polizia provinciale di Beluno - spiega la Provincia in una nota - hanno rinvenuto, in un’area boschive delle Prealpi bellunesi, un sito illegale per la cattura di animali selvatici. Per la tipologia delle esche utilizzate e per la fattura delle trappole, la volontà dell’autore era sicuramente quella di uccidere grandi carnivori come i lupi, che in quell’area risultano stanziali da alcuni anni. Il metodo utilizzato risulta particolarmente cruento: morte per lenta asfissia da strangolamento o per gravi lesioni agli arti, a seguito di prolungate sofferenze. La Polizia Provinciale, sotto la direzione del Pubblico Ministero, ha immediatamente avviato un’intensa attività d’indagine, che ha visto utilizzare, accanto a tecniche investigative tradizionali, anche sofisticate analisi volte a identificare il Dna di materiale biologico repertato sull’impianto di cattura, per confrontarlo con campioni prelevati nell’abitazione della persona indagata.

Il numero degli elementi concordanti raccolti ha portato alla denuncia a piede libero di un quarantenne residente in Valbelluna per le ipotesi di reato di caccia con mezzi vietati e tentata uccisione di animale».

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