Quelle due valli che resteranno isolate fino a primavera: residenti sfollati

Lunedì 22 Novembre 2021 di Giovanni Santin
Quelle due valli che resteranno isolate fino a primavera: residenti sfollati

LONGARONE - La val del Grisol e Rizapol resteranno isolate fino a primavera. L'allarme era scattato il 6 novembre scorso per alcuni smottamenti che sovrastano la strada: ebbene la situazione richiederà diversi mesi per essere risolta. Così sabato scorso la Protezione Civile ha accompagnato i residenti (sono tre) nelle proprie abitazioni per recuperare i propri effetti personali.

Oltre ai residenti sono una quindicina le persone interessate: ovvero proprietari di casere.


STRADA CHIUSA

La strada che da Soffranco sale verso la val del Grisol e Rizapol rimarrà interdetta alla circolazione ancora per un lungo periodo. Almeno sino alla prossima primavera. L'ordinanza dell'inizio del mese era, per così dire, a tempo; in attesa di una verifica più approfondita. Che è puntualmente arrivata e che ha indotto l'amministrazione a non correre rischi. «Abbiamo chiuso per motivi di sicurezza», riferisce il sindaco Roberto Padrin. Ma precisa anche che non ci sono situazioni di emergenza legate all'impossibilità di accedere alle case di proprietà: «I residenti sono due-tre, e risiedono lì solo formalmente, perché in realtà abitano altrove».


IL SOPRALLUOGO

La decisione di sabato è arrivata dopo che un geologo incaricato dal Comune di Longarone ha effettuato un sopralluogo ed ha verificato l'esistenza di un corpo di frana il cui fronte è lungo 25 metri con una quantità di materiale in distacco il cui volume è pari a circa 1.300 metri cubi. «La sortita di sabato, quindi, è stata possibile grazie alla disponibilità dei volontari di Protezione Civile e del nostro Ufficio di Polizia Locale spiega il primo cittadino e in questo modo abbiamo garantito l'accesso in val del Grisol e a Rizapol in due momenti, in entrata ed in uscita della valle. Circa quindici i proprietari coinvolti, che sono saliti chiudere l'acqua in vista dell'ormai imminente inverno». Come detto se ne parlerà a primavera. Ora in Comune si attende il preventivo che determinerà il costo dell'intervento: «Ma già sappiamo che dovrebbe aggirarsi circa sui 200.000 euro». Una cifra che, come detto, verrà spesa nella prossima primavera, e che l'amministrazione finanzierà trovando le risorse nelle pieghe del proprio bilancio.


L'EMERGENZA

L'ordinanza di chiusura ed interdizione della strada firmata dal primo cittadino risale, si diceva, ad inizio del mese di novembre. Informata della caduta di massi lungo la strada che dall'abitato di Soffranco sale verso la vale del Grisol e Rizapol, l'amministrazione comunale aveva fatto immediatamente eseguire un sopralluogo ai tecnici comunali ai quali si era aggiunto anche Livio Sacchet, assessore a Lavori Pubblici e Manutenzioni. A monte della strada era stata trovata una grande quantità di massi e sassi pronti a rotolare a valle. Un fenomeno continuo, innescato dalla pioggia della notte dei giorni precedenti. La caduta massi era proseguita anche durante il sopralluogo, tanto che l'assessore Sacchet si era imbattuto in sassi e materiale che non c'erano quando poco prima era salito. È seguita la pianificazione degli interventi, la necessità di effettuare un'analisi geologica e il conseguente disgaggio per limitare al massimo la chiusura della strada. Una via che porta ad alcune casere, con molte le persone che la percorrono per salire a fare legna.


L'ALTRO CASO

Il sindaco Padrin ricorda anche i problemi legati alla strada Dogna-Provagna. Come accade ormai dallo scorso anno, ogni volta che la pioggia crea rischi di smottamento, l'arteria viene immediatamente chiusa e tale rimane anche nelle 24 ore successive: «In attesa di ottenere risorse che cercheremo nei ristori stanziati per il maltempo spiega il Padrin abbiamo trovato questa strategia. Anche perché gli interventi qui necessari comporteranno una spesa di qualche centinaio di migliaia di euro che ora non abbiamo».

Ultimo aggiornamento: 23 Novembre, 10:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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