Rilancio del turismo, un trenino dal Nevegal a Valmorel

Sabato 11 Maggio 2019
Rilancio del turismo, un trenino dal Nevegal a Valmorel
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 Dal piazzale del Nevegal a Valmorel, sul trenino. Un mini convoglio attraverserà i boschi bellunesi, per rilanciare la montagna. Quella senza servizi, quella povera ma incontaminata. È l'ultima idea degli abitanti di Piandelmonte, Ronce, Tassei e Medil riuniti nell'associazione Belluno Alpina. Una trovata affatto campata in aria, a sentire la spiegazione dettagliata offerta dallo stesso gruppo. Sembra esista già un imprenditore disposto a finanziare il trenino e a curarsi poi della gestione del servizio.
IL PROGETTO
L'iniziativa si chiama Ne.Ro.Va. 2022. Il tempo di realizzazione prospettato è di 5 anni, il costo in via di definizione. L'itinerario del piccolo mezzo, invece, è già stato messo nero su bianco. La sua partenza dovrebbe avvenire dal Parco Pineta, quindi salita al piazzale e poi passaggio per Olivier, Col Canil, Casere Sogne, Val Bruna, Begher, Le Buse, Cal De Costa con scollinamento ed ingresso in Val Piana, I For, Ospedai, Pian Sanbuga, Malga Pianezze e arrivo alla piazza di Val Morel. Nove chilometri in tutto, fatti di boschi, grotte, alberi secolari, fonti e tante bellezze naturali che gli abitanti della zona vorrebbero far scoprire ai turisti. Il tempo di percorrenza è valutato attorno ai 45 minuti. Il mezzo sarebbe elettrico, azionato da una batteria al litio, ecologico e con ruote 4x4 per non scoraggiarsi davanti a salite e terreno sterrato. A bordo, ben comodi sui sedili, potrebbero stare fino a quaranta persone divise in due piccoli vagoni. Nel percorso si dovrebbero stabilire anche fermate, in corrispondenza di attrazioni naturalistiche, sentieri di intersezione. Tappa obbligata: Val Piana, per dar modo ai passeggeri di scendere, ammirare la natura incontaminata, immergersi nel silenzio e osservare le strutture agricole abbandonate dagli anni Settanta. Non mancherebbe nemmeno il punto ristoro, location panoramica presso la Malga agro alimentare Pianezze di Valmorel.
«Impresa faraonica? domandano e si domandano i cittadini di Belluno Alpina Sì, ma non troppo. Ha lo stesso grido di fattibilità e la medesima necessità di esecuzione di salvare la montagna. Non esiste più una politica assistenzialistica a supporto delle aree svantaggiate, tutto si basa su progetto costruiti ad hoc, su investimenti in base alle potenzialità studiate in ogni singolo territorio, dal basso. Se riusciamo a farla è un segnale che possiamo ricostruire la mentalità di montagna. Con l'aiuto della pianura».
L'INVESTIMENTO
Al mezzo ci penserebbe un privato, disposto a gestire per intero il servizio. Della promozione si farebbe carico il Consorzio Prealpi. Serve giusto trovare i soldi per completare il sentiero, esistente all'80%. Il gruppo non si scoraggia nemmeno davanti alla necessità di dover realizzare due tronconi di strada, Il tratto centrale da Le Buse a Casera Val Piana e l'attraversamento Val Bruna Begher, e punta ai fondi europei. «Ci crediamo e, se il territorio troverà valida l'idea, la porteremo avanti dichiarano Gimmy Dal Farra e gli altri -. Ci spaventa di più la burocrazia e la tassazione che scoraggiano l'apertura di nuove piccole imprese, tanto importanti per zone come le nostre».
Alessia Trentin
Ultimo aggiornamento: 14:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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