Caro bollette, bagarre in Consiglio sullo spegnimento delle croci proprio a Pasqua

Giovedì 14 Aprile 2022 di Federica Fant
La chiesetta della Madonna Parè

LIMANA - «Non si spenga l’illuminazione a led della Madonna Parè proprio durante la Settimana Santa», lo chiede Luca De Toffol, del gruppo di opposizione Limana Prospettiva Futura e l’amministrazione accoglie la richiesta. Bolletta della luce più del doppio anche nel municipio di Limana, l’amministrazione quindi ha deciso di sperimentare una diminuzione dell’illuminazione pubblica, ma garantendo la sicurezza lungo le strade. 
«Ogni iniziativa che porti con sè un risparmio energetico ed economico è da accogliere con favore – fa sapere Luca De Toffol -. Essa dovrebbe essere portata avanti sempre e comunque, a prescindere dalle contingenti vicende belliche che hanno causato un aumento ulteriore dei prezzi in un mercato che comunque già stava vivendo di continui rincari», osservano dal gruppo di minoranza. «Ci auguriamo tuttavia che tutto ciò non porti a trascurare le altrettanto importanti esigenze di sicurezza legate ad un’adeguata illuminazione, soprattutto in zone strategiche del paese. Rimaniamo perplessi riguardo la decisione che l’Amministrazione comunale aveva preso di spegnere le tre croci e l’intero sito di Madonna Parè proprio durante la settimana Santa – sottolinea Luca De Toffol -.

Tra l’altro l’illuminazione era stata realizzata a led a basso consumo e anche in un’ottica di pubblica sicurezza al fine di prevenire ulteriori atti vandalici che già avevano interessato la zona» in passato. 


Non tarda la replica del vicesindaco, Alex Segat: «Abbiamo ricevuto la segnalazione del consigliere e l’illuminazione, nel sito della Madonna di Parè rimarrà acceso, poi procederemo nella sperimentazione avviata per spendere di meno dopo il rincaro delle bollette che ha interessato tanto i cittadini quanto gli enti pubblici. «Dalle proiezioni ci si aspetta uno sbilancio di circa 90.000 euro di qui alla fine dell’anno, una cifra insostenibile per le casse dell’ente – afferma Segat - che costringerebbe a drastici tagli di servizi. A pesare sulle bollette non sono tanto la mezza dozzina di immobili, quanto gli oltre 800 punti luce sparsi sul territorio che costavano alle casse comunali circa 80.000 euro. Pertanto con l’Ufficio Tecnico stiamo gradualmente disattivando alcune linee dell’illuminazione pubblica. Stiamo facendo delle prove con la supervisione della polizia locale per non creare situazioni di pericolo lungo le strade». 


«Con le proiezioni che abbiamo a disposizione sarebbe irresponsabile non intervenire nel tentativo di contenere consumi e costi – fa sapere il sindaco, Milena De Zanet -. Certamente potranno esserci dei disagi per i cittadini, ma se non intervenissimo ora, ci troveremmo sicuramente con maggiori problemi di bilancio più avanti. Nel frattempo, negli edifici pubblici abbiamo da tempo abbassato la temperatura dei termostati».

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