Lavori al liceo Tiziano per due milioni, la gara va deserta: erano state invitate 11 imprese

Venerdì 30 Dicembre 2022 di Lauredana Marsiglia
Il liceo Tiziano di Belluno: deserta la gara dei lavori per due milioni

BELLUNO - I progetti legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) rischiano un corto circuito. Tanti soldi, ma poche imprese disposte a farli. A volte nessuna come nel clamoroso caso del liceo classico Tiziano di via Cavour in centro città.
Nessuna delle undici imprese bellunesi invitate dall'ente Provincia, stazione appaltante, si è fatta avanti per eseguire un lavoro da oltre 2 milioni di euro. Una situazione che spinge il presidente, Roberto Padrin, a lanciare un disperato appello. «La stagione del Pnrr è irripetibile - dice Padrin -. È l'occasione di grande lavoro per le imprese locali, che devono farsi trovare pronte».

CANTIERE SEMPLICE
Il primo bando ad invito, infatti, è andato deserto. Si volevano privilegiare le attività locali, ma è andata male. Nessuna risposta. Eppure, spiegano dalla Provincia, si tratta di una lavoro tutto sommato semplice e in un luogo agevole. L'intervento consiste infatti nell'adeguamento sismico e antincendio. L'edificio, inoltre, non ha vincoli architettonici da rispettare spianando così la strada ai cantieri.
«La quantità di interventi che stanno venendo avanti sul fronte dell'edilizia scolastica è qualcosa di mai visto prima sul territorio provinciale - prosegue Padrin -.

E l'opportunità è duplice: da un lato il rinnovo degli spazi scolastici, con la messa in sicurezza e la riqualificazione di diversi istituti; dall'altro il lavoro per molte ditte del settore edile».

SECONDO TENTATIVO
La Provincia si trova così costretta ad indire un'altra gara, stavolta allargando l'orizzonte territoriale, perché Belluno sembra proprio non avere risorse per far fronte a simili progetti.
Intanto, in fase di partenza per l'appalto ci sono anche i lavori all'Iti Segato, un intervento corposo di quasi 3 milioni di euro che sarà messo a bando insieme alla progettazione; senza contare la demolizione e ricostruzione del Negrelli di Feltre (da 15,9 milioni).
«Si tratta di operazioni fondamentali per il futuro delle nostre scuole, per garantire spazi accoglienti e sicuri ai ragazzi, agli insegnanti e a tutto il personale scolastico. Ma anche operazioni che potrebbero garantire lavoro e operatività a diverse aziende - sottolinea il presidente Padrin -. Chiediamo alle aziende locali di farsi trovare pronte, anche facendo rete d'impresa per vincere le gare. Sappiamo che la carenza di manodopera si fa sentire, ma la stagione del Pnrr è irripetibile».

TANTE MICRO IMPRESE
A bocce ferme i problema richiederà un'attenta analisi di quanto sta accadendo sul mercato dell'edilizia dove si sono incrociate prima una grande crisi che ha decimato le aziende maggiori, poi la botta del superbonus che ha risollevato le sorti impegnando le imprese rimaste, quindi l'aumento della materie prime e non da ultimo la difficoltà di reperire manodopera.
La provincia di Belluno, inoltre, sconta la presenza di molte micro-imprese, spesso composte dal solo titolare. Da qui l'impossibilità di accedere a opere simili se non costituendo associazioni temporanee.

Ultimo aggiornamento: 31 Dicembre, 09:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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