Appaltati i lavori del liceo Tiziano: "schiaffo" alle imprese bellunesi che rifiutarono l'opera

Mercoledì 15 Febbraio 2023 di Lauredana Marsiglia
Il liceo Tiziano
BELLUNO - Una ditta di Pordenone ha vinto l’appalto per i lavori di messa in sicurezza del liceo classico Tiziano di via Cavour. Un intervento da oltre 2 milioni di euro, stanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che nessuna delle undici ditte bellunesi invitate in prima istanza aveva accolto. La Provincia, infatti, stazione appaltante, aveva così inteso di privilegiare le imprese locali, ma senza successo. Con una nota, il giorno dopo l’annuncio che il primo tentativo di assegnazione dei lavori era andato deserto, Confartigianato ribatteva: «Non possiamo lavorare in perdita».
Così la Provincia, stazione appaltante, ha dovuto esperire una nuova gara, stavolta a livello Triveneto, e con somma sorpresa, visto il primo insuccesso, sono arrivate ben sette offerte, al ribasso rispetto alla base d’asta di 2 milioni. Le imprese sono di Udine, Padova, Venezia e Treviso. L’ha spuntata quella di Pordenone con il maggior ribasso. L’aggiudicazione ufficiale non è ancora avvenuta, ma si tratta di un paio di giorni, giusto il tempo di effettuare i necessari passaggi di verifica procedurale.
L’esito della seconda gara non mancherà di sollevare un vespaio. Inevitabile chiedersi come mai le imprese bellunesi non riescano a starci dentro con i prezzi, mentre quelle “foreste” riescono pure a fare ribassi.
Una situazione che aveva portato il presidente della Provincia, Roberto Padrin, a lanciare un disperato appello alle imprese: «La stagione del Pnrr è irripetibile - aveva detto -. È l’occasione di grande lavoro per le imprese locali, che devono farsi trovare pronte».
Sono molti i lavori legati al Pnrr che stanno venendo avanti, per milioni di euro, ma il rischio è che il mondo del lavoro bellunese non riesca trarne profitto. Ci saranno da fare più riflessione su questo incredibile scontro tra chi non dice non starci dentro e chi invece si permette anche ribassi.
«Sono anni che viene chiesta una revisione dei prezzi - aveva detto Fabio Zatta, presidente degli Edili di Conartigianato Belluno -. Se le gare del Pnrr andranno deserte, forse è l’occasione buona per definire una volta per tutte un prezziario in linea con i costi reali dei cantieri. In questo momento le nostre imprese devono fare i conti con aumenti spropositati dei costi e non possono permettersi di lavorare in perdita. Non possono fare da banca, dato che i pagamenti avvengono successivamente. Se verranno perse le occasioni del Pnrr, non sarà certo colpa delle aziende edili, che anzi sono pronte a lavorare, ma non tutte a condizioni di riserve e revisioni in corso d’opera. Senza contare i tempi stretti per certi interventi». 
 
Ultimo aggiornamento: 07:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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