SANTA GIUSTINA - Da rifare anche il cavalcavia di Santa Giustina.
IL QUADRO
Ferrovie dello stato provvederà ad eseguire nei prossimi mesi tutti i lavori necessari per l'elettrificazione della linea da Treviso a Montebelluna e da Feltre a Belluno. Quest'ultima tratta, in particolare, sarà chiusa da domenica e almeno fino al 29 di ottobre. Con l'occasione, Anas spa, su sollecitazione delle ferrovie dello stato stesse, ha deciso di mettere mano a questi due cavalcavia del feltrino sotto cui transitano, appunto, i treni. Si tratta di manufatti che non hanno problematiche di staticità o altro ma che sono vetusti e che hanno necessità di essere rinnovati e messi completamente in sicurezza. Saranno infatti messi impalcati nuove e più alti (per evitare la caduta di calcinacci che oggi saltuariamente si registrano e per agevolare il passaggio di treni) e barriere a protezione nuove (soprattutto il cavalcavia di Pont risulta avere barriere stradali obsolete).
I CANTIERI
Al momento non è ancora stato stilato un cronoprogramma dei lavori o l'organizzazione. C'è stato, all'inizio della scorsa settimana, un primo confronto con le amministrazioni comunali del territorio in modo tale da cercare di concertare insieme quelle che possono essere le tappe del cantiere. Ma le preoccupazioni, soprattutto delle attività commerciali della zona che inevitabilmente potrebbero essere penalizzate dalla chiusura, iniziano ad essere pressanti. Come detto però non c'è ancora nulla di certo su tempi e organizzazione. Quanto emerge da Anas però è che il cantiere a Feltre è sicuramente molto complesso e soprattutto non offre grandi alternative al traffico. Fermo restando che non è possibile riversare tutto il traffico lungo la Feltrina o nella viabilità interna di Cesiomaggiore, anche in un'ottica di allungamento dei tempi di percorrenza, l'unica alternativa possibile sembra essere la riapertura della vecchia strada, almeno per le automobili. Per farlo è necessario qualche piccolo intervento, ma tutto sommato fattibile. Il cantiere di Santa Giustina, invece è più semplice (non meno disagevole chiaramente), con il dirottamento del traffico lungo la vecchia statale 50. Quello che Anas intende fare, proprio in un'ottica di ridurre al minimo i disagi, è di realizzare prima tutta la parte di interventi che non precludono la chiusura della viabilità o per cui è necessario solo un restringimento della carreggiata. Successivamente invece provvedere alla chiusura dei due cavalcavia, che chiaramente va fatta per poter posizionare i nuovi impalcati. L'obiettivo è quello di chiudere il tempo minimo necessario per poter fare le opere, ma è difficile pensare che il tutto possa durare meno di almeno due mesi. Chiaramente si tratta di cantieri che avranno un forte impatto sulla viabilità provinciale e quindi non è escluso che nei prossimi giorni venga organizzato un tavolo in Prefettura per cercare di coordinare il tutto.