Inchiodato dalle telecamere il vandalo in Lamborghini ​Video

Sabato 19 Settembre 2020 di Alessia Trentin
Inchiodato dalle telecamere il vandalo in Lamborghini
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Preso il vandalo della piazzola dell’elisoccorso. Il personale del Comune di Val di Zoldo, dopo svariate chiamate è riuscito a risalire all’autista della Lamborghini che nel pomeriggio di domenica scorsa ha danneggiato il prato dell’elisuperficie di Soccampo sgommando a tutta velocità.

IL SILENZIO
Sulla vicenda tace il primo cittadino Camillo De Pellegrin, ma è cosa certa che le indagini abbiano portato a identificare il colpevole. Così come è certo che dovrà pagare per i danni arrecati dal bolide all’area. A incastrarlo sono stati i filmati delle telecamere installate in zona, i video hanno reso evidente la targa dell’auto e anche il volto del suo pilota rendendo più semplice risalire al proprietario del mezzo.





IL PRECEDENTE
La bravata che rischia di costare cara all’autore, risale a domenica, attorno alle 16.40. L’auto ha raggiunto la piana di Soccampo, portandosi proprio davanti all’ingresso della piazzola che dista pochi metri dal cimitero. La persona a bordo è scesa, ha tolto la catena messa a delimitare lo spazio destinato a decollo e atterraggio degli elicotteri, è risalito in macchina e ci ha dato dentro con l’acceleratore. Il resto sono giri veloci attorno alla piazzola con il freno a mano tirato, polvere che si solleva e gomme che stridono. Probabilmente all’interno dell’abitacolo il pilota, e forse con lui c’era qualcuno, sorrideva compiaciuto. Il risultato della bravata è stata una piazzola rovinata, con la pavimentazione che riportava il segno delle gomme e una delle luci a terra rotte.

LA REAZIONE
Il sindaco, nemmeno a dirlo, è andato su tutte le furie.

Una volta ottenuto il filmato l’ha postato sulla sua pagina Facebook denunciando l’accaduto e dando il “la” ad una lunga serie di commenti dei cittadini, poi lunedì ha dato il via alle indagini anche all’interno degli uffici comunali. Nel giro di breve è stato possibile capire come la Lamborghini fosse stata presa a noleggio da una società e dunque il pilota non ne fosse il proprietario. Da lì scoprire l’identità del vandalo non è stato difficile. Oggi dovrà rispondere del gesto e pagare. Ma il risarcimento dei danni appare, dalle parole rilasciate dal sindaco in settimana, quasi irrilevante e comunque non sufficiente a sanare un danno che, prima di tutto, va alla sanità montana. «Andremo fino in fondo a questa storia – diceva lunedì il primo cittadino -, non abbiamo la stima dei danni, ma è il gesto in sé ad essere grave: hanno sfregiato un luogo adibito al soccorso di chi sta male o addirittura è in fin di vita. Sono arrivati fin lì con l’intento preciso di entrare e di fare quello che sappiamo, era già accaduto qualcosa di simile in passato e non deve succedere mai più».

Ultimo aggiornamento: 18:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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