Lago di Santa Croce, il finanziere russo allo scoperto: «Ecco il piano per riportare i turisti»

Domenica 20 Febbraio 2022 di Davide Piol
Aleks Samokhin
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BELLUNO - «Vivendo a Santa Croce ho capito che era un'area trascurata che aveva bisogno di un'idea.

Mi doleva il cuore vedere tutto dismesso, soprattutto nel periodo estivo». Aleks Samokhin, per un periodo anche alla guida del Venezia Calcio, rompe il silenzio sul mega progetto che dovrebbe essere realizzato sulla sponda sud del lago di Santa Croce, a Belluno. C'è un'idea, nata «per creare una meta turistica che non si limiti soltanto a un mordi e fuggi» e che sopperisca alla carenza di strutture ricettive in zona dato che le persone «vengono un giorno e poi vanno a dormire a Treviso». E ora, fa capire, tutto dipende dalle scelte del Comune di Alpago.


I CONTRATTI

Si chiama Elemento srl e ha sede in Alpago la società che ha deciso di investire sul lago bellunese. Samokhin, in qualità di amministratore unico, racconta di aver già acquistato gli hotel Nuovo e Stazione, oltre ad alcuni terreni nella frazione di Santa Croce, e di aver firmato un preliminare con l'hotel-ristorante Bolognese. «L'ipotesi di sviluppo turistico continua è allo stato attuale congelata da dicembre, in conseguenza delle scelte del Comune di Alpago, che ci sono state comunicate nell'ultimo incontro. L'amministrazione ci ha detto di voler commissionare uno studio tecnico diretto a specificare la tipologia di iniziative turistiche che verranno viste favorevolmente». Per ora, quindi, tutto fermo. Stando a quanto trapelato qualche giorno fa, il progetto dovrebbe prevedere la realizzare di alcune casette in prossimità del lago, tra la zona chiamata Baia delle Sirene e il Centro ittiogenico di Farra d'Alpago, in modo da costituire una specie di villaggio turistico immerso nella natura. Chi arriverà da fuori provincia potrà scegliere se fermarsi lì o soggiornare negli alberghi (già acquistati dalla società). Beninformati parlavano di un progetto milionario ma Samokhin smentisce: «Non abbiamo un budget, certo, è un investimento importate. Se il progetto interessa al Comune bene, altrimenti si chiude. Ovviamente sarebbe necessario agganciare 3-4 zone insieme e fare un progetto unico. Cioè dev'essere sostenibile».


LIMITI E POSSIBILITÀ

È per questo motivo che l'amministrazione ha chiesto uno studio tecnico. Bisogna capire cosa si può realizzare e soprattutto dove, in base anche ai vincoli paesaggistici. «Sono anni che andiamo in Comune confida l'amministratore di Elemento ci avevano detto di acquistare e l'abbiamo fatto, adesso tocca a loro. È da 10 anni che lavoro su quest'area e finalmente ho trovato investitori seri che hanno già investito sul lago. Se poi le cose inciampano, non è colpa mia». Per Samokhin è il Comune ad avere il coltello dalla parte del manico ma finora non è stata presa alcuna decisione. Finché lo studio tecnico non sarà realizzato, la società non si muoverà di un solo passo, né in ambito immobiliare né in quello turistico. Durante l'ultimo incontro sono state depositate in Comune alcune domande e richieste di carattere tecnico alle quali non sarebbe seguita alcuna risposta.


LO STOP

«A questo punto aggiunge Samokhin non abbiamo potuto fare altro che prendere atto di tale decisione bloccando contestualmente ogni altra attività di acquisizione immobiliare già preventivata e ogni ulteriore attività di sviluppo progettuale». Non ci sarebbero scadenze, ma ormai «sono passati circa 90 giorni e ogni mese abbiamo dei costi: quando ci saranno le informazioni tecniche che ci servono inizieremo a fare lo studio progettuale». Aleks Samokhin, ex amministratore delegato del Venezia Calcio, è noto in tutto il Triveneto per i suoi maxi investimenti e ci tiene a togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Ad esempio su quell'albergo di Sacile, il Sirenella, che doveva essere sistemato anni fa: «Abbiamo fatto la variante ed è da tre anni che siamo in attesa, comunque siamo a buon punto». E sul Venezia Calcio? «Ho portato un imprenditore che ha rilevato la società in fallimento e sono passati dalla serie D alla C1 in quattro anni. Sullo stadio solo progetti: auguro alla città che venga costruito, potrebbe rappresentare il calcio di Venezia in maniera diversa a livello mondiale».

Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 11:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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