FONZASO - «Impossibile che non si sia accorto di nulla? Perché non si è fermato?». Sono poche le parole che riesce a dire la figlia di Emilia Santurini, la 63enne investita e uccisa da un pirtata della strada ad Arten di Fonzaso.
LA SCARPA
Già risolto intanto il giallo della scarpa di Emilia, che era stata trovata allacciata con cura alla ringhiera vicino al punto dove la donna è stata trovata senza vita e che aveva gettato un ombra sulla prima ricostruzione di un incidente mortale. In realtà non ci sono ombre: un uomo l’aveva trovata a terra e sistemata sulla recinzione e lo ha fatto sapere alla figlia della 63enne.
LE ULTIME PAROLE
«Ci parlavamo ogni giorno - prosegue Erica - e le ultime parole che mi ha detto lunedì sono “ci sentiamo dopo”». Purtroppo però Emilia Santurini non è più rientrata. È stata la figlia lunedì sera a lanciare l’allarme e a iniziare lei in prima linea, con le forze dell’ordine e i vigili del fuoco, le ricerche. «Siamo andati avanti ore dalle 10 alle 5 e mezza di mattina - ricorda - poi abbiamo atteso che venisse chiaro». E purtroppo subito dopo, intorno alle 7.30 la tragica scoperta fatta da due dipendenti della ditta Mauser: il corpo della donna era a terra nello spazio privato della ditta, dopo aver superato la recinzione che dava sulla strada. Il sindaco Giorgio Slongo ha portato la sua vicinanza alla figlia, già in quella mattinata, ma andrà nelle prossime ore a portare il cordoglio di tutta la comunità alla famiglia di Emilia.