Investita e uccisa dal pirata, la rabbia della figlia: «Impossibile che non si sia accorto»

Giovedì 18 Novembre 2021
Emilia Santurini investita e uccisa da un pirata della strada
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FONZASO - «Impossibile che non si sia accorto di nulla? Perché non si è fermato?». Sono poche le parole che riesce a dire la figlia di Emilia Santurini, la 63enne investita e uccisa da un pirtata della strada ad Arten di Fonzaso.

Sono ancora meno le parole che la figlia Erica Corso spende per l’investitore. Alla domanda se il giovane si fosse fatto sentire con la famiglia della deceduta per chiedere scusa la risposta è secca: «No, e spero proprio che non si faccia vivo con noi». Il marito della 63enne, che era negli Usa per lavoro, si è già messo in viaggio e stanno arrivando anche altri parenti che vivono all’estero. La comunità di Fonzaso si è subito stretta attorno ad Erica, che vive con la sua famiglia in via Angelo Zucco e che, per ora, si trova di fatto sola ad affrontare queste ore difficili. «Gli inquirenti facciano quello che serve affinché venga fatta giustizia», prosegue la figlia. La famiglia di Emilia si è infatti affidata ciecamente alla Procura: al momento non hanno chiesto aiuto ad un avvocato e nemmeno nominato dei consulenti per gli esami irripetibili che verranno eseguiti nelle prossime ore. 



LA SCARPA
Già risolto intanto il giallo della scarpa di Emilia, che era stata trovata allacciata con cura alla ringhiera vicino al punto dove la donna è stata trovata senza vita e che aveva gettato un ombra sulla prima ricostruzione di un incidente mortale. In realtà non ci sono ombre: un uomo l’aveva trovata a terra e sistemata sulla recinzione e lo ha fatto sapere alla figlia della 63enne. 

LE ULTIME PAROLE
«Ci parlavamo ogni giorno - prosegue Erica - e le ultime parole che mi ha detto lunedì sono “ci sentiamo dopo”». Purtroppo però Emilia Santurini non è più rientrata. È stata la figlia lunedì sera a lanciare l’allarme e a iniziare lei in prima linea, con le forze dell’ordine e i vigili del fuoco, le ricerche. «Siamo andati avanti ore dalle 10 alle 5 e mezza di mattina - ricorda - poi abbiamo atteso che venisse chiaro». E purtroppo subito dopo, intorno alle 7.30 la tragica scoperta fatta da due dipendenti della ditta Mauser: il corpo della donna era a terra nello spazio privato della ditta, dopo aver superato la recinzione che dava sulla strada. Il sindaco Giorgio Slongo ha portato la sua vicinanza alla figlia, già in quella mattinata, ma andrà nelle prossime ore a portare il cordoglio di tutta la comunità alla famiglia di Emilia.

 

Ultimo aggiornamento: 07:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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