Era appena diventato nonno: Mario muore contro un camion

Sabato 16 Gennaio 2021
Mario Cerentin è morto contro un tir a 72 anni

Non c’è stato niente da fare. Mario Cerentin, noto imprenditore bellunese, è morto ieri sul colpo dopo aver tamponato un grosso camion. L’uomo si trovava a bordo del suo furgone, un Volkswagen Caravelle, quando attorno alle 13.30 si è schiantato contro il mezzo lungo l’A27 in direzione Venezia. Per lui non c’è stato nulla da fare e dai primi riscontri sembra sia morto quasi all’istante. L’impatto da tragico epilogo, che ha lasciato la comunità bellunese e pontalpina sconvolte, è avvenuto nel tratto dello svincolo di Treviso Nord mentre l’uomo stava recandosi ad acquistare materiale per la sua attività di artigiano. Ma a casa non è mai tornato e oggi lascia nel dolore la moglie Ada, le figlie Monica infermiera all’ospedale San Martino e Alessandra, dirigente della Thelios di Longarone, generi e nipoti. Una famiglia che si era di recente allargata, quella di Mario, da circa un mese diventato nonno per la prima volta di Letizia, figlia di Monica. LA VITTIMA Era un infermiere in pensione, Cerentin, ma che messa nell’armadio la divisa ospedaliera si era dato ad un’altra grande passione che l’aveva accompagnato per tutta la vita, quella di artigiano. E così aveva avviato un’attività di posa di pavimenti in legno, ma non solo, si occupava anche di esbosco e di pulizia dei terreni. Era un uomo attivo, pieno di forza e grande lavoratore. E la morte l’ha colto proprio durante un viaggio di lavoro, mentre si recava nel Veneziano per l’acquisto di materiali dai fornitori. «Aveva il triplo della forza mia – racconta Enrico Collarin, compagno della figlia Alessandra -, era sempre in movimento. Una persona dinamica, dal carattere forse burbero ma molto generoso e disponibile, devoto alla famiglia e innamorato della piccola nipote Letizia». Con la moglie viveva in via Piandelmonte, al civico 88, alle Ronce. L’INCIDENTE È stato un impatto fortissimo, che non gli ha lasciato scampo quello contro l’autoarticolato: tra le ipotesi anche che il 72enne abbia avuto un malore. Il Volkswagen si è accartocciato e lui è rimasto incastrato tra le lamiere. La dinamica dell’incidente è chiara, ma le cause non lo sono altrettanto. Non si sa se l’uomo sia stato colto da malore o se si fosse distratto. Cerentin procedeva lungo la prima corsia di marcia a velocità sostenuta ma comunque entro i limiti, attorno a lui non c’era molto traffico ma sfrecciavano parecchi mezzi pesanti, come ogni venerdì. L’incidente è avvenuto lungo l’allacciamento che dopo Treviso Sud porta al Passante e alla tangenziale di Mestre. È a quell’altezza che il mezzo del bellunese ha impattato contro il tir guidato da un romeno di 36 anni residente a Pomezia. Il Volkswagen Caravelle del 72enne si è incastrato sotto il semirimorchio, il parabrezza si è sfondato e il grande mezzo è entrato nell’abitacolo ponendo fine alla vita di Cerentin. L’autotrasportatore, sentito il colpo, ha proseguito la sua corsa per circa 200 metri prima di fermarsi sulla destra e trovare il furgoncino ancora incastrato sotto il semirimorchio. I SOCCORSI Immediatamente sono stati chiamati i soccorsi, sul posto sono arrivati l’elicottero del Suem 118 di Treviso e un’ambulanza, oltre ai vigili del fuoco di Treviso, alla polizia stradale e al personale di Autostrade per l’Italia, Tronco di Udine. A nulla sono valsi i soccorsi, per il settantaduenne le ferite riportate erano troppo gravi. Per effettuare il soccorso e il recupero due corsi dell’autostrada sono state chiuse e tutto il traffico è stato fatto transitare nell’unica rimasta aperta. Si è creata una coda di circa due chilometri e solo attorno alle 15 il transito è tornato alla normalità. Alessia Trentin © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ultimo aggiornamento: 17 Gennaio, 13:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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