Futuro dell'Ideal stardard: l'azienda prende ancora tempo e il ministro D'Incà chiede chiarezza

Mercoledì 4 Agosto 2021 di Eleonora Scarton
Da un anno i lavoratori chiedono risposte

BORGO VALBELLUNA - Nessuna schiarita sul futuro dello stabilimento Ideal Standard di Trichiana. I 450 lavoratori, ancora una volta, non hanno avuto alcuna rassicurazione sulle sorti che attendono il sito.
Ieri, al tavolo del Ministero dello Sviluppo Economico, dove erano riuniti in videoconferenza i vertici aziendali assistiti da Confindustria Belluno Dolomiti, le forze sindacali e la Regione del Veneto con l’assessore al lavoro Elena Donazzan assieme all’Unità di Crisi aziendali, avrebbero dovuto prendere forma i progetti della Ideal per il sito trichianese, ma l’unica certezza è stata un nuovo rinvio al 27 ottobre. La preoccupazione dei sindacati sul futuro dello stabilimento è molto forte. Ormai da mesi e mesi l’azienda tergiversa.
Durante l’incontro l’azienda ha comunicato di essere ancora nella fase di analisi della situazione del sito e del gruppo e di non avere ancora ultimato il nuovo piano industriale.

Insomma, una posizione che non ha soddisfatto le aspettative delle controparti che si aspettavano certezze.


«C aspettavamo una risposta chiara da parte della proprietà - afferma il ministro per i Rapporti con il parlamento, Federico D’Incà -: a questo punto, attendiamo il piano industriale in tempi brevi, possibilmente già entro il mese di settembre. Come Governo siamo pienamente disponibili a trovare la migliore soluzione che permetta di aiutare l’azienda a rimanere nel sito di Trichiana, uno stabilimento che, è bene ricordarlo, è l’unico sito del gruppo rimasto in Italia. Quella di Trichiana è una realtà che, alla pari di Acc, riveste una notevole importanza per il territorio grazie alle grandi capacità dei propri dipendenti che, nel corso del tempo, hanno fatto numerosi sacrifici per dare continuità all’attività. Con la ripresa in corso e con il rilancio dell’edilizia, anche in funzione delle misure messe in campo dal Governo, ci sono tutte le condizioni per dare continuità allo stabilimento - conclude D’Incà -: per questo motivo chiediamo ancora una volta chiarezza all’azienda».


«Oggi avremmo voluto avere un quadro chiaro e definito sulle prospettive di rilancio industriale del sito di Borgo Valbelluna e del gruppo Ideal Standard – commenta l’assessore Elena Donazzan -, così non è stato. Assieme alle organizzazioni sindacali e al Ministero abbiamo sollecitato tempi certi per un approfondimento sull’effettivo programma di sviluppo dell’azienda entro il mese di ottobre». Nell’occasione, su mandato del comitato, l’assessore Donazzan ha, inoltre, comunicato al Ministero che lunedì è stato costituito il Comitato Socio-istituzionale relativo a Ideal Standard. Il comitato è coordinato dal sindaco di Borgo Valbelluna Stefano Cesa e vede partecipi le parti sociali ed istituzionali del territorio, e ha l’obiettivo di monitorare costantemente l’evoluzione della vicenda, in relazione con il Mise, al fine di mettere in evidenza la strategicità industriale, produttiva e occupazionale, del sito di Trichiana, unico rimasto in Italia del gruppo.
 

Ultimo aggiornamento: 08:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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