
Giovedì 18 Aprile 2019, 10:36
Profughi accolti in coop e in parrocchia: la vita da ricchi dei tre spacciatori

BELLUNO Avevano trovato il loro posto magico i tre
profughi africani sbarcati in
Italia, qualche anno fa, e accolti a Belluno. Per
chi scappa dalla guerra e dalla miseria quel posto magico potrebbe
essere la struttura di accoglienza con vitto e
alloggio gratis e 2 euro e 50 al giorno. Ma per loro no. Non era
abbastanza. I tre profughi arrestati
martedì mattina dalla Squadra Mobile di Belluno volevano
essere ricchi. E per un periodo ci sono riusciti.
Nema Sherif Hadara, 29enne senegalese accolto alla cooperativa di
Via Vittorio Veneto, Amadou Koma, 22enne gambiano, accolto in una
struttura della coop in via Silonghe a Sedico e
Lamine Faty, 35enne senegalese accolto in una
parrocchia in città, avevano creato, dal
nulla, una frequentatissima piazza di spaccio a pochi passi dal
centro di Belluno. Quello era per loro il posto magico: il
boschetto vicino alla spiaggia sul Piave, Lambioi Beach, dove
avvenivano le cessioni di droga.
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