L'autobus non passa, gli studenti restano a piedi

Domenica 16 Settembre 2018 di Raffaella Gabrieli
L'autobus non passa, gli studenti restano a piedi
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AGORDINO - Utenti snobbati da DolomitiBus. È successo ieri con degli studenti ma è accaduto anche negli scorsi giorni con altri cittadini e turisti. E il malcontento è comune anche perché, come viene sottolineato in coro, «biglietti e abbonamenti non costano poco». L'ultimo episodio lamentato da chi si affida abitualmente al trasporto pubblico locale è accaduto ieri: lasciati a piedi gli utenti della tratta Pescul - Caprile, in partenza alle 6.28 e in arrivo alle 6.58. In buona parte studenti, diretti successivamente chi ad Agordo, chi a Falcade e chi altrove, hanno dovuto telefonare a casa ai genitori chiedendo  loro, con più auto, di giungere e portarli a destinazione. Con inevitabili ritardi e poco graditi fuori programma da parte di mamme e papà.
IL PRECEDENTEA prendere carta e penna e a scrivere direttamente a DolomitiBus è stata, nei giorni scorsi, Flavia Nardelli, veneziana che ogni anno trascorre l'estate a Canale d'Agordo. «In queste due settimane di settembre - racconta la donna - sono accaduti due episodi di autobus fantasma. Il primo, sabato 8, era il Falcade chiesa - Cencenighe delle 18.35: ho aspettato per oltre quasi mezz'ora, assieme ad altre persone, sino a quando è arrivato un autista di un'altra linea che ha chiamato un collega che poi, dimostrandosi anche scocciato, è venuto a recuperarci. Altra storia simile lunedì 10: Falcade-Canale delle 12.05. Il mezzo è arrivato alle 12.30. Ma nessuno ci ha dato spiegazione: tutto come fosse nella norma. In realtà, invece, bisognerebbe avere più rispetto degli utenti».
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