Halloweek cancellata a Belluno: «Abbiamo speso 50mila euro, pronti a far causa»

Martedì 1 Novembre 2022 di Eleonora Scarton
La commissione presieduta dal prefetto Mariano Savastyano che ha "cancellato" Halloweek

BELLUNO - «Abbiamo compiuto tutti i passi burocratici necessari, abbiamo sostenuto spese per 50mila euro, per vederci poi annullare tutto a pochi giorni dall’evento. Una cosa che ci ha lasciato con tanta amarezza». Ma anche tanta rabbia tant’è che ora l’associazione è pronta a fare ricorso al Tar del Veneto.

A parlare sono i rappresentanti di “So right”, associazione che aveva in programma per ieri sera al parcheggio del Palasport De Mas di Belluno una serata di Halloweek. 

L’annullamento

Nei giorni scorsi il comitato ordine e sicurezza pubblica ha deciso di dire no a Halloweek. Come aveva spiegato il prefetto Mariano Savastano, «abbiamo fatto il possibile per farlo fare. Ci piacciono gli eventi che ravvivano la città. Ma le condizioni di sicurezza mancano. Si tratta di una manifestazione a rischio medio alto e la parte della sicurezza è necessaria». Secondo il Prefetto mancavano certezze sulla sicurezza per questo evento che avrebbe portato fino a tremila persone a Belluno. Sulla stessa lunghezza d’onda le forze dell’ordine e il sindaco Oscar De Pellegrin: «Ad agosto il Comune ha accolto la domanda ma è normale che poi ci siano delle valutazioni. Noi ci abbiamo messo la buona volontà. Se hanno intenzione di organizzare o individuare un’area sostenibile sarà lì che si faranno i grandi eventi».

Dopo alcuni giorni dove le notizie si sono susseguite, “So Right” ha voluto fare chiarezza dal suo punto di vista. Il nodo di tutta la vicenda è quello della sicurezza, ma l’associazione è convinta di aver messo in atto tutte le contromisure necessarie. Soprattutto per quanto riguarda la vicinanza al torrente Ardo e alla linea ferroviaria, gli organizzatori avevano garantito la delimitazione dell’area, con reti da cantiere ben connesse tra loro, e l’interdizione dell’area. «Riteniamo di aver svolto un ottimo lavoro, grazie ai nostri tecnici incaricati – afferma Federico Scariot, presidente di “So Right” -. Abbiamo consegnato tutte le carte che prevedevano una mitigazione dei rischi sufficiente». Tutto questo non è bastato. «Questo ha comportato una perdita di 50mila euro, ma il danno più importante è la perdita d’immagine, soprattutto verso i nostri fornitori» aggiunge Scariot. Il Comune di Belluno ha affermato di aver proposto una location alternativa, ossia villa Montalban, ma gli organizzatori sottolineano che «a noi non è giunta nessuna comunicazione. Solo una telefonata due giorni prima dell’evento».

L’obiettivo 

Era un’occasione per i giovani di dimostrare ancora una volta quanto valgono. Che con impegno e dedizione si può fare qualcosa anche a Belluno. «A nostro avviso – commentano gli organizzatori -, i giovani sono stati visti dalle istituzioni come una minaccia. Ci vedono come una generazione di maleducati, piccoli criminali e incapaci di intendere e capire i pericoli. Ci teniamo a definire vergognoso il livello di discrezionalità nel definire i nostri visitatori. Quando ci sono eventi come il nostro, le carte e le regole del gioco sembrano cambiare. È mancata la volontà e forza politica di far proseguire questo evento. È stato molto più semplice annullarlo e lasciare tutte le conseguenze in mano agli organizzatori». L’associazione si è affidata all’avvocato Davide Fent, che sta studiando le carte. «È presto per dire se si potrà intraprendere la via legale. Valuteremo tutto e poi daremo il nostro parere all’associazione. L’associazione comprende che ci sono delle problematiche oggettive, però una risposta così intempestiva necessita sicuramente di un approfondimento. Sicuramente a mio avviso c’è una responsabilità. È da capire se è una responsabilità che può essere portata davanti ad un giudice o se è una responsabilità senza effetto in un’aula di tribunale».

Ultimo aggiornamento: 09:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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