Guide alpine: 150 anni di storia raccontati negli scatti di Gandini

Giovedì 12 Agosto 2021 di Marco Dibona
L'autore delle foto esposte lungo le scale della Cooperativa di Cortina, Carlo Gandini dedicate alle Guide alpine

CORTINA - Un gradino dopo l’altro, nella storia dell’alpinismo in Ampezzo: è l’escursione che tutti possono fare, nello spazio espositivo della Cooperativa di Cortina, lungo tre piani di scale. «È la quinta volta che accogliamo qui una mostra con elementi di società, cultura, storia di Cortina; sarà così anche in futuro, per raccontare le nostre radici. Noi abbiamo 130 anni di vita, le Guide alpine 150: grazie a Carlo Gandini per il suo materiale; grazie a Sabina Bagnara che ha pensato di utilizzare questo spazio per le esposizioni, che lei realizza con creatività», ha detto Emanuela de Zanna, che dirige la Cooperativa, nel presentare la mostra, ieri pomeriggio.

IL COMMENTO
Luca Dapoz, presidente del gruppo Guide alpine di Cortina, ha commentato: «È un onore per noi vedere la nostra storia esposta dove passano tutti, concittadini e ospiti. È bello che la Cooperativa abbia pensato a noi, in questa estate, in cui festeggiamo 150 anni». Per l’amministrazione comunale è intervenuta Paola Coletti: «Siamo contenti di vedere la Cooperativa al nostro fianco, in molti eventi, quando si tratta di valorizzare aspetti della nostra comunità. Questa collaborazione non potrà che crescere». Nell’esposizione “Da Checo da Meleres agli Scoiattoli”, il ricercatore Carlo Gandini propone fotografie d’epoca e scritti, a cominciare dal 1863, quando il giovane viennese Paul Grohmann, pioniere dell’alpinismo in Dolomiti, salì sulla Tofana, accompagnato dall’ampezzano Francesco Lacedelli. 

IL PRIMO LIBRETTO
Nel 1871 fu rilasciato il primo libretto ufficiale di guida a Fulgenzio Dimai. Nel 1901 furono aperte due vie alpinistiche assai note anche oggi, sulla Tofana di Rozes e sulla Punta Fiames: questa si vede ogni notte, a nord della conca d’Ampezzo, disegnata da piccoli puntini luminosi, sistemati dalle guide per celebrare un itinerario che segnò la storia dell’alpinismo, quando si smise di pensare soltanto alla vetta da raggiungere, ma si cominciò a gustare l’arrampicata in parete. Carlo Gandini è uno degli Scoiattoli ed è guida alpina ad honorem per le sue incessanti ricerche storiche: «Raccolgo materiale da 60 anni, lo curo, lo studio. Ho oltre 50 album di fotografie d’epoca, non soltanto di alpinismo, ma anche della storia d’Ampezzo, con migliaia di immagini, di documenti. In questa mostra c’è una estrema sintesi di un’epoca, dai pionieri di metà Ottocento, per giungere sino al 1. luglio 1939, quando fu fondato il gruppo Scoiattoli. Tutto questo dovrebbe finire in un museo dell’alpinismo: se ne parla da anni, ma ho quasi perso la speranza di vederlo realizzato».

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